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Alcamo, la Provincia non può pagare Il cantiere sulla strada «47» si ferma

Lo sforamento del Patto di stabilità impedisce all’amministrazione di Palazzo Riccio di liquidare la ditta

ALCAMO. Quando sembrava giunto il momento che si potesse riprendere e quindi portare a termine l'opera di sistemazione, tuttora bloccata, del tratto della strada provinciale 47 Alcamo - Castellammare del Golfo nei pressi dello stadio Catella, ecco che la recente notizia dello sforamento del Patto di stabilità da parte della Provincia ha complicato la situazione. Perché lo sforamento comporta il blocco immediato dei pagamenti, al fine di garantire il rispetto di finanza pubblica. Il vicesindaco di Alcamo, Gino Paglino, facendosi interprete dei disagi manifestati dalla cittadinanza alcamese per questa incresciosa situazione, in questi giorni è quindi impegnato in una serie di incontri con il segretario della Provincia, Giuseppe Scalisi, e con la ditta che all'inizio dell'estate dello scorso anno si era aggiudicata l'opera in questione, ancora non ultimata poiché la ditta stessa, la "I.C.M. Impresa Costruzioni Moderne srl"; di Agrigento, aspetta di essere pagata. L'appalto riguarda un intervento necessario, ormai da tanti anni, per la messa in sicurezza a causa di dissesti che hanno interessato la provinciale 47. L'importo dei lavori ammonta a 733 mila 486,85 euro al netto di ribasso del 25,8836 per cento, 49 mila 102,22 euro per oneri sicurezza. «Si deve trovare una soluzione — spiega l’assessore Paglino —. I pagamenti, dal momento in cui potranno essere effettuati, avverranno seguendo l'ordine cronologico. E, in ordine cronologico, quello previsto in favore della ditta aggiudicataria dell'appalto per la sistemazione della provinciale 47 non è tra i primi». Ciò non lascerebbe spazio a previsioni ottimistiche, ma occorre attendere gli sviluppi degli incontri che si stanno avendo tra il Comune di Alcamo e la Provincia. Nel mese scorso l'ingegner Antonino Candela, dirigente provinciale dei Lavori pubblici e responsabile unico del procedimento, aveva annunciato la possibilità di ottenere un trasferimento di fondi dalla Regione che consentissero alla Provincia di onorare l'impegno economico con la ditta aggiudicataria dell'appalto. «Deve essere corrisposto alla ditta circa mezzo milione di euro», aveva detto l'ingegner Candela. A luglio 2012, quando erano stati avviati i lavori, si era programmato un tempo di settanta giorni lavorativi per ultimare l'opera. Invece, dopo quasi un anno, l'arteria rimane bloccata perché il cantiere è fermo. Con conseguenti disagi per i residenti e per il fatto che il transito dei veicoli, molto intenso nei mesi estivi, sia tuttora deviato in strade secondarie, peraltro non agevolmente percorribili dai mezzi di trasporto pesanti.

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