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Furto di rame e riciclaggio a Marsala, nove indagati

MARSALA. Nove misure cautelari (4 arresti, uno ai domiciliari e quattro obblighi di presentazione alla pg) sono stati eseguiti, all'alba, dai carabinieri della compagnia di Marsala a conclusione di un'indagine sui numerosi furti di cavi di rame registratisi negli ultimi tempi in diversi centri del Trapanese. I provvedimenti cautelari, emessi dal gip di Marsala su richiesta della Procura, sono stati eseguiti a Marsala, Trapani, Carini e Palermo. Le accuse mosse ai nove indagati (marsalesi ed ericini) sono il furto aggravato, l'interruzione di pubblico servizio (interruzione dell'erogazione elettrica e idrica), ricettazione e riciclaggio.

L'indagine è nata dall'arresto di due membri della banda eseguito a Marsala lo scorso 27 marzo ad opera dei carabinieri della stazione di San Filippo. La banda è accusata di avere razziato i cavi della rete elettrica e di illuminazione pubblica nei territori di Marsala, Trapani, Erice e Custonaci,
lasciando intere zone in totale black out. L'indagine, condotta dal Norm dei carabinieri di Marsala, è stata diretta dal sostituto procuratore Dino Petralia. Nell'operazione è stata recuperata una tonnellata circa di rame rubato.

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