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«Crescono le entrate, ma non basta», Patto di stabilità sforato di tre milioni a Trapani

TRAPANI. Lo sforamento del patto di stabilità al Comune ammonta a 3 milioni e 61 mila euro. È la somma comunicata al ministero dell'Interno dopo che l'amministrazione ha ultimato tutti i conteggi. Non tutti, infatti, hanno pagato le imposte entro i termini previsti, motivo per cui negli uffici di Palazzo D'Alì sono stati costretti ad aggiornare i conteggi ripetutamente, fino al termine ultimo per effettuare la comunicazione al Viminale.
«La prima proiezione dopo il mio insediamento - afferma il sindaco Vito Damiano -, nel caso in cui avessimo proseguito sulla stessa linea intrapresa dalla precedente amministrazione, prevedeva uno sforamento del patto di stabilità, al 31 dicembre scorso, di circa 15 milioni. Poi, dopo che aver proposto alcuni correttivi come l'aumento dell'Imu per la seconda casa, nel mese di ottobre la previsione dello sforamento si era ridotta a 9/10 milioni. Al 31 dicembre eravamo sui cinque milioni e, a febbraio, di 3 milioni e 374 mila euro. Successivamente - continua Damiano - abbiamo operato qualche altro piccolo taglio, e siamo arrivati alla cifra comunicata al ministero dell'Interno, ossia 3 milioni e 61 mila euro».
Lo scorso anno lo sforamento del patto di stabilità è stato poco meno di 7 milioni e la sanzione è ammontata a 2 milioni e 400 mila euro, il 3% della spesa corrente. Quest'anno, invece, la sanzione è pari all'importo sforato, quindi 3 milioni e 61 mila euro. Ma, considerato che nell'ultimo bilancio i due milioni e 400 mila euro non sono stati considerati perché non sarebbero giunti, nel prossimo Bilancio la sanzione vera e propria sarà di 660 mila euro, la differenza.
Il vero problema, invece, sarà far fronte alla «spending review» ed alle continue riduzioni nei trasferimenti da Roma e da Palermo. «Lavoreremo per far fronte a tutte queste esigenze», sottolinea Francesco Mazzara, assessore comunale al Bilancio il quale, subito dopo, evidenzia come la legge prevedeva che nel 2011 il Comune avrebbe dovuto avere un saldo positivo, tra le entrate e le uscite, di 5 milioni di euro. Ed invece è stato registrata una perdita di 2 milioni (nel totale, pertanto, la differenza è di sette milioni, la cifra sforata nel 2011), mentre nel 2012 l'obiettivo imposto dal governo di Roma era un saldo positivo per i Comuni tra le entrate e le uscite pari a 7 milioni, due in più rispetto al passato, mentre Palazzo D'Alì ha fatto segnare un saldo positivo di quattro milioni (da cui lo sforamento di 3 milioni). «Ed anche per il 2013 - conclude l'assessore Mazzara - l'obiettivo che ci è stato imposto, per non sforare il patto di stabilità, è quello di chiudere con un saldo positivo di 7 milioni».

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