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Castelvetrano, la provocazione di un commerciante: "Causa eccessivo benessere chiudo tutto"

CASTELVETRANO. Causa eccessivo benessere chiudo l’attività. È l’originale provocazione di un commerciante castelvetranese che, dopo 30 anni di attività, ha deciso di mollare. Un negozio per animali, molto conosciuto in città ubicato nei pressi del centralissimo viale Roma ha deciso, in questo modo ironico ed originale, con determinazione di gettare la spugna e chiudere l’attività. Un altro esempio tangibile della profonda crisi che sta colpendo il commercio castelvetranese. Così come in altre città, il comune belicino lascia sul campo della crisi, ogni settimana, tanti piccoli imprenditori costretti a chiudere. Cessa l'attività, un esercizio di nicchia, che dava un servizio a tutti gli amanti dei «piccoli animali amici». Un'attività imprenditoriale fatta anche con il cuore. Il calo nelle vendite, le tasse, l’accanimento continuo di Riscossione Sicilia e le banche, tra le cause prevalenti. Non tutti coloro colpiti dalla recessione hanno avuto la forza di chiudere con un gesto di pungente ironia come quello reso pubblico dall'esercente in questione. Diversi titolari di partita Iva finiti sul lastrico stanno subendo una profonda crisi personale che, in alcuni casi, è sfociata in gesti estremi.

«Purtroppo la crisi non risparmia nessuno - afferma Giovanni Messina Denaro, presidente del Consorzio Naturale del centro storico -. Le responsabilità sono diverse. È mancata, negli anni, una legge che tutelasse il piccolo commercio al dettaglio che in Sicilia ha dato la possibilità a tanti cittadini di sbarcare il lunario. Di questo - conclude Messina Denaro - si è parlato poco. Si è dato di contro, troppo spazio alla grande distribuzione». Un piccolo artigiano di 44 anni, in merito aggiunge: «Sto per chiudere la mia attività, dopo anni di lavoro e sacrificio. I comuni pagano in ritardo, le banche non ci danno un centesimo, l’Inps ci strozza e l’Agenzia dell’Entrate ci tortura. Mi dispiace - conclude l’artigiano - per gli operai che ho licenziato. In questo modo ti senti abbandonato e la disperazione cresce. Solo la mia famiglia mi da la forza di continuare. Se continua così andrò a lavorare all’estero». Sono tanti i casi di questo genere. Negli ultimi mesi, negozi storici del centro hanno abbassato le saracinesche. L'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Felice Errante, non si tira indietro e per quel può cerca di sostenere il commercio nel centro anche con attività culturali e ricreative. Ma la crisi non conosce ostacoli. Certo i tempi in cui Castelvetrano veniva paragonata dal punto di vista commerciale a Palermo, sono lontani. La "Piccola Palermo del Belice" ormai rimane solo un ricordo.

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