TRAPANI. La Provincia chiude i cordoni della borsa. Lo sforamento del patto di stabilità per il 2012, infatti, comporta «il blocco immediato dei pagamenti, al fine di garantire il rispetto di finanza pubblica». Porta a questa determinazione tutta una serie di «ragionamenti» tecnici fatta dal segretario generale Giuseppe Scalisi e comunicata ai dirigenti Diego Maggio e Antonino Candela, nonché, per conoscenza, al presidente del consiglio Peppe Poma ed al Collegio dei revisori dei conti.
Un articolato documento che contiene le prime indicazioni per il rispetto del patto di stabilità 2013, dopo lo sforamento, per lo scorso anno, dello strumento che era stato pensato per tenere sotto controllo i conti pubblici con l’obiettivo di ridurre il deficit e, di conseguenza, risanare le finanze. Il segretario generale sottolinea che «già in fase di predisposizione del bilancio di previsione 2012 è risultata evidente la difficoltà di raggiungere tale obiettivo». Ad aggravare la situazione sarebbero stati gli investimenti per la ricapitalizzazione dell’Airgest, la società che gestisce l’aeroporto, di cui la Provincia possiede la maggioranza delle quote. La spesa, nel solo 2012, è stata di poco più di 6 milioni e 300 mila euro. Determinanti pure gli affidamenti in conto capitale, «anche al fine del mantenimento dei livelli occupazionali», alla Megaservice, la società di multiservizi di cui, invece, la Provincia è proprietaria.
La conclusione è che «per l’anno 2013 si registra un’incapienza di fondi» quantificata in più di 5 milioni di euro in un contesto al quale vanno aggiunti i tagli dei trasferimenti.
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