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Selinunte, erbacce e zecche tra i templi

Il Comune di Castelvetrano cerca la risorse per fare fronte a quella che definisce un’«emergenza». Protestano i visitatori

CASTELVETRANO. Parco Archeologico di Selinunte in stato di abbandono e di difficile accesso per i turisti. La denuncia è di Fabrizio Triches, architetto di Riva di Traiano, arrivato a Selinunte con una cinquantina di amici velisti al seguito, che in occasione del raduno nazionale ha visitato i ruderi selinuntini. Ad accompagnarli il professore Gaspare Agate, conoscitore dei luoghi.
Gli stessi visitatori ammaliati dalla bellezza del luogo hanno amaramente commentato: «L’intera area è coperta da erbacce e piante spinose secche che in alcuni casi rendono impossibile tracciare un varco tra le rovine. Si denota anche la totale assenza di percorsi transennati. I turisti sono lasciati liberi di scorazzare arrampicandosi sulle vestigia recando danno alle stesse e rischiando di ferirsi. Il piccolo museo - continuano i visitatori dell'acropoli - lo abbiamo trovato chiuso e per tutto il percorso non abbiamo incontrato né un custode o qualcuno che potesse essere identificato come dipendente del parco da una targhetta o dall'abbigliamento». Lo stesso Triches dice: «Magnifico il parco, ma preoccupante lo stato di abbandono ed incuria nel quale versa. In altri luoghi ho visto molto meno, per estensione e bellezza ma meglio valorizzato. Mi auguro che chi di competenza non lasci il parco in questo degrado in vista della stagione estiva e turistica. Nella mappa del sito - conclude il turista - ho visto l'agorà, ma ho rinunciato a cercarla visto l'impossibilità di raggiungerla per le erbacce». Gli fa eco Giovanni Masaniello, presidente dell'associazione Guide turistiche di Palermo che sollecita «un pronto intervento per diserbare al più presto la zona». Lo stesso parla di piante selvatiche ad altezza d'uomo che hanno cancellato i percorsi. Masaniello parla anche della presenza di zecche e addirittura di rettili e sollecita un pronto intervento.
Non è stato possibile parlare nemmeno al telefono con il direttore del Parco, Caterina Greco, impegnata fuori Selinunte, mentre dagli uffici del Parco si apprende «che da tempo è stato inoltrato alla Forestale l'invito ad intervenire subito avendo la Regione una convenzione con la stessa Forestale, in materia di pulizia dei siti archeologici». La stessa comunicazione è stata inoltrata per conoscenza al sindaco Felice Errante: «È da anni che aspettiamo ancora da Nuova Musa il 30% dello sbigliettamento per far fronte anche a questo tipo d'impegno. Le risorse sono al lumicino, ma cercheremo di far fronte anche a questa che sicuramente è un'emergenza. Non vorrei - conclude il primo cittadino - che se ne facesse un caso, essendo questo un problema che ogni anno si ripete in questo periodo quando la vegetazione floreale primaverile diventa secca».

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