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Pescherecci e abusivismo, settemila euro di multe a Marsala

Intensificata l’attività di verifica della Guardia costiera in vista della stagione estiva e per tutelare i bagnanti

MARSALA. Pescherecci privi della certificazione di sicurezza e giornale di pesca, oltre ad attività commerciali svolte illecitamente all’interno dell’area portuale scattano multe per circa sette mila euro e due comunicazioni di notizia di reato. È questo il bilancio di un’attività di controllo messa in atto dall’Ufficio circondariale marittimo della Guardia costiera di Marsala, sotto il coordinamento del comandante del porto, il tenente di vascello Raffaele Giardina. «In vista della ormai vicina stagione estiva – ha spiegato Giardina – si sono fatti indispensabili più serrati controlli agli stabilimenti balneari, per la tutela dei bagnanti, nonché delle attività legate alla pesca. In questo contesto, l’attività di monitoraggio lungo il litorale per accertare la presenza di abusivismi legati all’occupazione senza titolo di aree pubbliche, ha condotto alla scoperta di alcuni concessionari che hanno occupato illegittimamente aree demaniali traslando la propria concessione mentre, anche all’interno dell’ambito portuale, una concessione risultava essere scaduta e non rinnovata così da rendere necessaria la denuncia di quest’ultimo all’Autorità giudiziaria».

Si tratta di un’attività commerciale che operava all’interno dell’area portuale pur essendo scaduta la concessione demaniale. In questo senso ieri mattina è stato sanzionato con un verbale amministrativo pari a 206 euro un ambulante che effettuava la vendita di ceramiche all’interno della zona portuale nonostante fosse espressamente vietato dal nuovo regolamento portuale. Ulteriori comportamenti illegittimi sono stati sanzionati ai sensi della normativa in materia di pesca nei confronti di due titolari di motopesca ai quali sono stati comminati due verbali amministrativi di oltre tremila euro ciascuno. Una delle due imprese di pesca non aveva ottemperato agli obblighi amministrativi legati alla compilazione del giornale di pesca mentre l’altra è stata colta in navigazione con il certificato di sicurezza dell’unità da pesca scaduto. Per quest’ultimo è scattata anche la denuncia penale. «I verbali sono stati resi necessari in quanto i comportamenti adottati si presentavano molto gravi ed una seria minaccia per la sicurezza della navigazione – hanno detto dalla Capitaneria –. È intendimento del Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo disporre ulteriori verifiche». 

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