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Furto di rame, in tilt le fogne a Castelvetrano

L'amministrazione ha predisposto l’invio dei tecnici per ripristinare le linee elettriche

CASTELVETRANO. Il furto di cavi all’interno delle vasche di accumulo nella parte sottostante la via Campobello, ha mandato in tilt la stazione di sollevamento delle vasche di accumulo reflui, con lo sversamento nell’area esterna alla struttura, rendendo l’aria irrespirabile. Ignoti, dopo aver forzato il lucchetto del cancello, si sono introdotti all’interno del sito in cui si trovano le vasche di raccolta, in cui confluiscono le acque nere di alcune villette e di alcuni palazzi e cooperative del posto, portando via i cavi in rame che assicurano il funzionamento delle pompe di sollevamento dei reflui. A causa di questa manomissione si sono registrati alcuni disagi con le vasche che si sono riempite e con alcuni casi di sversamento delle acque nere anche nelle campagne circostanti. Già ieri mattina l’amministrazione ha predisposto l’invio dei tecnici per ripristinare le linee elettriche.

«Nel rassicurare i miei concittadini sull’allarme ambientale che era stato imprudentemente lanciato su qualche sito d’informazione locale - ha detto il sindaco - voglio confermare che si è trattato di un episodio che ha avuto il carattere dell’eccezionalità e non si tratta di una consuetudine». La stazione di sollevamento è munita di un telecontrollo che avverte immediatamente la mancanza di energia elettrica o dell’avaria di una delle due pompe, ma non avverte se c’è stato un furto di cavi. È stata la ditta P.G Impianti su richiesta dell’ amministrazione a mandare sul posto i tecnici per provvedere a riparare il guasto. Alcuni cittadini del quartiere anche in passato, oltre al problema della presenza dell’amianto, hanno denunciato la fuoriuscita di acque reflue da alcuni pozzetti vicino all’impianto che fanno confluire quest’ acqua in un canalone. I tecnici fanno sapere che si tratta del sovra pieno “fisiologico” che ogni tanto, quando le pompe non riescono a portare il tutto nelle fognature, si manifesta con lo sversamento, ma solo per pochissimo tempo e in un terreno incolto. Riguardo all’amianto, il deputato regionale Giovanni Lo Sciuto ha presentato nei giorni scorsi una interrogazione sul rischio amianto e presenza di rifiuti speciali nelle zone prossime a Via Campobello, fino all’ex aeroporto militare. Lo stesso deputato ha chiesto un’immediata verifica tramite l’Arpa.

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