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Caso Denise, esami sulle intercettazioni: ascoltato maggiore dei Ris

Claudio Ciampini, dei carabinieri, ha parlato di intercettazioni tra due voci femminili avvenute nel 2006. In sequenza, si sentono una voce sconosciuta e quella di una di una «certa Jessica». La prima dice: «Chi voli chidda da picciridda?», mentre la seconda risponde: «Il corpo del reato l'ho chiuso fresco fresco io»

MARSALA. «Chi voli chidda da picciridda?» («Che vuole quella dalla bambina?», ndr) e «Il corpo del reato l'ho chiuso fresco fresco io» sono due frasi intercettate nel maggio 2006 (voci femminili) di cui ha parlato, oggi, il maggiore dei carabinieri Claudio Ciampini, comandante della sezione bifonica del Ris Roma, incaricato dalla Procura di Marsala di esaminare due intercettazioni (ambientale e telefonica), ascoltato nel processo, in corso davanti il Tribunale di Marsala, per il sequestro della piccola Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo (TP) il primo settembre 2004, quando aveva poco meno di quattro anni. Imputati sono Jessica Pulizzi, 25 anni, sorella (per parte di padre) della bambina rapita, accusata di concorso in sequestro di minorenne, e il suo ex fidanzato Gaspare Ghaleb, di 27, imputato per false dichiarazioni al pm. L'ufficiale del Ris, in relazione ad una intercettazione telefonica e ambientale del 4 maggio 2006, ha detto che si sentono tre voci femminili, tra le quali quella di Antonella Vaiana, amica di Jessica Pulizzi. In sequenza, si sentono una voce sconosciuta e quella di una di una «certa Jessica». La prima dice: «Chi voli chidda da picciridda?», mentre la seconda risponde: «Il corpo del reato l'ho chiuso fresco fresco io». L'ufficiale, però, ha specificato che non sa se si tratta dell'imputata Jessica Pulizzi o di altra Jessica, anche se la voce «è comunque compatibile con quella di Jessica Pulizzi».

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