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Calcio, Trapani: il «pagellone» del campionato

I voti ai calciatori. Strepitosa la stagione dei due bomber «Re Giovannino» Abate e «Tamburino sardo» Matteo Mancosu autori di 14 e 15 gol

Nordi 8. Ha fugato le perplessità che aveva suscitato all’inizio, facendosi apprezzare anche la reattività di mostrata in quelle partite, soprattutto in casa, nelle quali ha fatto per lo più da spettatore perché gli avversari non riuscivano ad arrivare dalle sue parti.

Lo Bue 9. E' il giocatore che, arrivato in granata ai tempi della serie D, è cresciuto di più sotto gli insegnamenti di Boscaglia che ne ha fatto un difensore moderno. Ovviamente ci ha messo del suo. I centimetri che spesso regala al diretto avversario sono nulla rispetto alla corsa e alla rincorsa, al cross, all'anticipo che riesce a produrre.

Pagliarulo 9. Alla sua terza stagione in granata, la fascia di capitano probabilmente lo ha anche esaltato. Bravo ed intelligente anche sotto rete, in particolare sui calcio d'angolo. Ne fanno fede i gol segnati.

D'Aiello 8. Ogni tanto ha fatto arrabbiare mister Boscaglia perché si è lasciato andare a qualche leziosaggine. L'infortunio alla penultima giornata amareggia una stagione che comunque era stata positiva per un giocatore che, dopo 3 anni di B ma con poche soddisfazioni, era venuto a Trapani per rilanciarsi.

Rizzi 8. Con la sua esperienza ha saputo adattarsi a fare quello che gli chiedeva il mister. Ha dovuto pensare a coprire più che a cercare l'affondo ma quando è riuscito a sganciarsi e ad arrivare sul fondo, i suoi cross sono stati spesso determinanti.

Basso 9. Uno dei protagonisti della stagione. Ha macinato chilometri sulla fascia destra senza, con questo, perdere lucidità sia in fase di assist che di conclusione. Spettacolari le esecuzioni, da fermo, dei calci di rigore. Se qualcuno non si fosse accorto di quanto fosse stato determinante, lo ha capito quando, a Bolzano, si è rotto il tendine di Achille.

Pirrone 8. Regista magnifico per grande parte del campionato, si è riconquistato il posto di titolare a suon di prestazioni maiuscole, mantenendolo anche quando la concorrenza è stata folta.

Caccetta 9. Un lavoratore infaticabile. Pedina chiave nello scacchiere di Boscaglia, non si è mai tirato indietro anche quando ha dovuto anche vedersela contro due avversari per volta.

Madonia 8. Il "Maradonia" tanto osannato dai tifosi lo si è visto poco. Di contro, però, si è ammirato un rigorista infallibile e un calciatore di grande maturità, impegnato nel processo di trasformazione tecnica da attaccante a centrocampista esterno.

Mancosu 10. A prescindere dalla tripletta di Cremona, dove sembrava la reincarnazione di Pippo Inzaghi. Velocità, rapidità, senso del gol. Senza considerare le caterve di rigori che ha procurato. E' stato il primo acquisto stagionale. Lode a Boscaglia per avere puntato sull "tamburino sardo".

Abate 10. "Re Giovannino". La stagione lo ha incoronato non soltanto re del gol (14, uno solo in meno di Mancosu e record personale superato) ma anche di rendimento e di continuità. E' nella maturità calcistica, ma corre, sgomita e lotta come un ragazzino che ha ancora tutta la carriera davanti.

Gambino 8. Ha pagato una preparazione fatta male, anche a causa di un infortunio, quando era andato a cercare fortuna lontano da Trapani. "Il tedesco", quando è stato in condizione, si è rivelato prezioso per la sua capacità di giocando tra le linee.

Pacilli 8. E' stato l'unico acquisto di gennaio, fortemente voluto da Boscaglia dopo che nel precedente mese di dicembre era stato tra i protagonisti della vittoria dell'Albinoleffe al Provinciale. Formidabili, in particolare, le prime partite in granata. Giocando con il "primo piede", il sinistro, crea imbarazzi a qualsiasi difesa.

Filippi 8. La definizione "capitano non giocatore", tanto di prestigio in altri sport, non la ama. Tutt'altro. Ed allora ha lavorato in maniera così intensa da essere, anche in virtù del suo carisma, "capitano e giocatore", sia in campo che fuori.

Docente 8. Il bomber di scorta. Anche in partite in cui ha giocato pochissimo, ha fatto valere fiuto, classe ed esperienza.
Tedesco 9
. Visione di gioco, classe, umiltà. Anche quando ha fatto spezzoni di gara, ha dispensato qualità.

Spinelli 8. Un gladiatore. Non è un grande "metronomo", ma in mezzo al campo, dalle sue parti è difficile passare. Stagione penalizzata dagli infortuni.

Daì 9. Eroico. L'ultimo reduce dall'Eccellenza ha risposto alla grande tutte le volte che è stato chiamato in campo, giocando come se avesse disputato tutte le partite.

Priola 8. "Soldatino" anche lui come Daì, ha sempre risposto "pronto" alle "telefonate" di Boscaglia.

Boscaglia 10 e lode
. Chi vince ha sempre ragione e Boscaglia, di riffe o di raffe, ha vinto. Grandissimo motivatore, condivide con il suo staff (il vice Ciccio Di Gaetano, il «prof» Marco Nastasi, il collaboratore tecnico Emanuele Lupo ed il preparatore dei portieri Antonello Brambilla) meriti nella preparazione della squadra. A dispetto della statura, un gigante, poi, per come ha saputo, e ha saputo fare, metabolizzare l’enorme delusine della scorsa stagione. Come il comandante Vittorio Morace, resterà nella storia del Trapani e di Trapani.

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