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«Caro pullman», marcia indietro: la giunta sospende gli aumenti

Il provvedimento del Consiglio portava a 150 euro la tariffa per la sosta dei mezzi turistici sulla «Vetta»

TRAPANI. L’amministrazione Tranchida fa marcia indietro sul “caro pullman” ad Erice. Almeno per qualche mese. La giunta municipale ha infatti deciso di sospendere l’atto, approvato dal Consiglio comunale nelle scorse settimane, che ha aumentato a 150 euro la tariffa per la sosta dei mezzi turistici a porta Trapani e nelle altre aree del borgo medievale. Un provvedimento contestato dai tour operator, oltre che dai commercianti della Vetta, che temono un calo delle presenze nel centro storico ericino. L’esecutivo ha adesso deciso di tornare alla precedente tariffa, pari a 50 euro. Una somma decisamente più abbordabile per gli organizzatori delle escursioni nel territorio, che nei giorni scorsi si erano rivolti all’amministrazione comunale, manifestando non poche difficoltà e chiedendo di rivedere le tariffe per i pullman. “Gli operatori turistici – ha fatto sapere il sindaco Giacomo Tranchida – nell’organizzare i tour ad Erice per la stagione 2013 non hanno preventivato questo ulteriore costo. Il rischio era di fare saltare le loro tappe ad Erice. Da qui la decisione di rinviare l’entrata in vigore delle nuove tariffe, che saranno comunque riproposte nei prossimi mesi”. Dunque, secondo quanto prospettato da Tranchida, l’aumento del costo della sosta per i pullman è stato solo “congelato”. Con la prossima stagione l’amministrazione conta insomma di fare scattare i rincari. Una scelta che però continua a non piacere ai commercianti di Erice Vetta. Tra gli operatori del centro storico serpeggia un certo malessere anche per l’aumento del biglietto della funivia per i turisti. Tra l’altro, il rincaro a 150 euro della sosta per i pullman era stato adottato proprio per incentivare l’utilizzo della funivia, con l’obiettivo di aumentarne il numero di passeggeri scoraggiando la “salita” dei grossi autobus nel borgo medievale, con tutti i conseguenti benefici in termini di sicurezza stradale e di rispetto dell’ambiente. Ma i commercianti, in tempi di crisi economica, temono comunque un calo delle presenze. A tener banco c’è anche la richieste di politiche mirate per incentivare il turismo ad Erice e di servizi migliori. Di recente sono finiti sotto accusa i bagni pubblici di porta Trapani, rimasti sporchi per qualche giorno. A riguardo il sindaco Tranchida ha annunciato l’intenzione di volere affidare il servizio ai privati, introducendo un ticket per potere utilizzare i bagni “così come avviene in tutta Italia, soprattutto nei siti turistici”, ha detto il primo cittadino.

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