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Una vita dedicata al lavoro: nominati nove nuovi maestri

Sono stati insigniti, dal presidente della Repubblica, della prestigiosa «Stella al merito del lavoro»

TRAPANI. Nove nuovi maestri del lavoro. Tutti trapanesi. Impegnati nel pubblico e nel privato. Sono Bartolomeo Bianco di Mazara del Vallo, dipendente delle Poste, 35 anni di anzianità; Salvatore Di Girolamo di Marsala, dipendente Ausonia, 38 anni di anzianità; Andrea Donato di Trapani, dipendente Enel Distribuzione, 26 anni di anzianità; Vincenzo Eugenio Giattino si Marsala, dipendente Zicaffè, 43 anni di anzianità; Francesco Lamberti di Trapani, dipendente Telecom Italia, 29 anni di anzianità; Giuseppe Laudicina di Marsala, dipendente Ausonia, 31 anni di anzianità; Pietro Lo Pinto di Mazara del Vallo, dipendente Telecom Italia, 34 anni di anzianità; Elio Stellino di Alcamo, dipendente Telecom Italia, 32 anni di anzianità. Sono stati insigniti, dal presidente della Repubblica, della prestigiosa «Stella al merito del lavoro». Un riconoscimento, attribuito loro da Giorgio Napolitano, alla loro professionalità e al loro attaccamento al lavoro.

Insomma, esempi da seguire, modelli positivi a cui ispirarsi. In particolare i giovani.
La cerimonia si è svolta alla presenza del prefetto di Palermo, del console regionale dei Maestri del lavoro, del rappresentante dei cavalieri del lavoro per la Sicilia, nonchè di altri rappresentanti della Regione e del capoluogo regionale. La consegna è stata preceduta da un discorso del prefetto, al termine del quale c’è stato un lungo applauso di condivisione. Poi riflettori sui maestri che non sono riusciti a nascondere la loro emozione. Ogni anno vengono insigniti del titolo di Maestro del lavoro, a livello nazionale, 1000 lavoratori con almeno 25 anni di servizio ininterrotto.

Le domande vanno presentate dalle aziende, dalle organizzazioni sindacali e direttamente dai lavoratori interessati entro il 31 ottobre, alle Direzioni regionali del lavoro competenti per territorio che ne curano l’istruttoria per il successivo esame e la selezione della Commissione regionale e di quella centrale presso il Ministero del lavoro, che definisce le proposte da presentare al Capo dello Stato.

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