LEVANZO. Sono partite ieri le operazioni di pulizia del catrame dalla costa di Levanzo. Si tratta degli idrocarburi che lo scorso gennaio hanno invaso le coste delle Egadi, probabilmente scaricati in mare illegalmente da qualche nave passata al largo dell’arcipelago.
Dopo la bonifica del litorale di Favignana, il personale specializzato di Legambiente, si è ora rimesso al lavoro a Levanzo. Il catrame ha colpito Cala Tramontana e Cala Calcara. A Favignana la «marea nera» ha invece invaso la zona del Pozzo, nei pressi di Punta Sottile, nel versante Nord Ovest dell’isola. Scatta l’emergenza ambientale, nei mesi scorsi dalla costa favignanese è stata raccolta una tonnellata e mezzo di catrame. I volontari di Legambiente, abilitati dalla Protezione Civile per interventi di questo tipo, sono adesso tornati nelle Egadi per ripulire il litorale di Levanzo e ultimare l’intervento a Favignana, dove ancora restano dei punti da completare.
Il personale specializzato in spiaggiamento di idrocarburi è stato chiesto dal sindaco delle Egadi Lucio Antinoro e dal direttore dell’Area marina protetta Stefano Donati. Si tratta di un gruppo di 10 persone che, in collaborazione con i volontari dell’associazione «Vigili del fuoco in congedo», opereranno sotto il coordinamento del Centro operativo comunale, a suo tempo istituito per fronteggiare il grave caso di inquinamento. Le operazioni sono monitorate dal Dipartimento di Protezione Civile nazionale. Intanto oggi a Levanzo si terrà la «Giornata di volontariato ambientale». L’iniziativa è stata promossa da Legambiente Egadi per ripulire dai rifiuti la scogliera di Cala Generose.
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