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Caro funivia a Erice, i commercianti: temiamo un calo delle vendite

La protesta dopo l'aumento del biglietto. Il sindaco: "Perdite notevoli nel 2012, rincaro inevitabile"

ERICE. Serpeggia un certo malessere tra i commercianti di Erice per il «caro funivia» e l’aumento delle tariffe per il posteggio dei pullman. Adesso i mezzi turistici, per sostare a porta Trapani e nelle altre aree della Vetta individuate dall'amministrazione, dovranno pagare 150 euro. Il biglietto della funivia è invece passato a cinque euro e cinquanta centesimi, nove euro l’andata e ritorno, ma solo per i turisti. I residenti della provincia di Trapani continueranno a pagare gli stessi importi mentre per gli ericini della Vetta è scattato un ulteriore sconto. Qualche rincaro in più riguarda invece i cittadini del territorio a valle del Comune di Erice. Gli operatori economici del borgo medievale temono adesso un calo delle presenze. «Siamo amareggiati e delusi. Il prezzo della funivia è troppo alto. Quanto dovrà spendere una famiglia per venire ad Erice? Non è così che si incentiva il turismo. In questo modo – ha detto Titti Catalano, che si è fatta portavoce dei commercianti ericini – si rischia di non fare salire più nessuno. Mancano poi i servizi: i bagni sono sporchi e l’ufficio informazioni fa solo orario d’ufficio. Perché poi non si realizzano nuovi posteggi, magari giù, nell’area dell’ex Mattatoio?». Ma il sindaco Giacomo Tranchida difende il provvedimento. «La funivia nel 2012 – ha detto - ha registrato una perdita di circa 100 mila euro, somme che non possono pagare i cittadini ericini con le loro tasse. Si tratta di un servizio turistico, che va coperto con gli introiti dei biglietti. Gli aumenti riguardano solo i turisti», ha evidenziato il primo cittadino, che sul caro posteggi per i pullman ha rimandato alla necessità di «incentivare l’utilizzo della funivia», anche attraverso delle agevolazioni e convenzioni con i tour operator, agenzie di viaggio e gruppi organizzati. Alla base dei rincari del prezzo del biglietto della funivia ci sarebbero gli aumenti dei costi, ad iniziare da quelli per la corrente elettrica. Ma ha influito anche la diminuzione del numero di passeggeri registrata nel 2012. «I costi per la corrente elettrica – ha spiegato il segretario amministrativo della FuniErice Germano Fauci – sono aumentati del 30 per cento portando ad un aggravio sul bilancio di 35 mila euro. Nell’ultima settimana di settembre, in concomitanza con il grande afflusso del Cous Cous Fest, l’impianto è poi rimasto chiuso per otto giorni consecutivi, perdendo migliaia di euro di incassi». Con l’aumento del prezzo del biglietto della funivia non si è però registrato alcun calo. «Anzi – ha fatto sapere Fauci - stiamo incrementando il numero di passeggeri anche grazie alle navi da crociera ed ai pullman che restano a Valle, con tutti i conseguenti benefici anche in termini ambientali e per la sicurezza stradale».  
 

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