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Marsala, trovati nove cani avvelenati: scatta indagine di vigili ed Asp

Due cani adulti, entrambi meticci, erano riversi a terra e sette cuccioli di circa due mesi erano privi di vita

MARSALA. Trovati nove cani morti in un fondo della periferia nord del Marsalese, le carcasse sono state sequestrate ed è stata avviata un’indagine da vigili urbani ed Asp: “con ogni probabilità gli animali sono stati avvelenati”. È accaduto in un terreno che si trova in contrada Cutusio. A segnalare la presenza degli animali morti è stata una residente della contrada che ha chiamato il comando della polizia municipale per via della strana moria canina che si era verificata proprio accanto a casa sua. Immediatamente, sul posto, è intervenuta una pattuglia inviata lì dal comandante Vincenzo Menfi. Quando i vigili sono arrivati hanno trovato una scena tutt’altro che confortante: due cani adulti, entrambi meticci, erano riversi a terra e sette cuccioli di circa due mesi erano già privi di vita. Accanto ai cadaveri c’era un’altra cagna, viva, ma in gravissime condizioni e ancora in preda agli spasmi. Subito sono stati allertati gli operatori del canile comunale ed è stata avviata un’indagine in collaborazione con il servizio veterinario dell’ASP. La prima esigenza è stata quella di salvare la cagna ancora in vita. Prima è stata trasportata al canile municipale e poi presso una clinica veterinaria privata dove è stata disintossicata. Anche se non è più in pericolo di vita, l’animale rimane ancora sotto osservazione. Contemporaneamente sono stati effettuati sopralluoghi sul luogo in cui si è verificata la moria. Gli agenti della polizia municipale, insieme agli esperti dell’azienda sanitaria provinciale, hanno scandagliato il fondo in cui si trovavano i cani morti e hanno trovato dei bocconi di carne macinata che possono essere definiti “sospetti”. L’ipotesi, infatti, è che siano state preparate delle polpette con del veleno allo scopo di uccidere i randagi della zona. A farne le spese è stata una cucciolata del tutto innocua. Per accertare l’ipotesi avanzata, ossia il fatto che gli animali hanno ingerito cibo avvelenato, le carcasse sono state poste sotto sequestro e a breve saranno esaminate dall’istituto zooprofilattico di Palermo. Intanto sono in corso le indagini. I vigili stanno ascoltando i residenti che abitano nei pressi del terreno ‘incriminato’, tra questi anche i proprietari. “I casi di avvelenamento devono essere denunciati – incalzano gli inquirenti –. La denuncia, oltre a rendere possibile l’identificazione e la punizione degli avvelenatori, testimonierà la gravità del problema. La distribuzione di sostanze velenose prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e un’ammenda da 51,65 a 516,46 euro.

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