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Omicidio parroco, la madre dell'assassino chiederà perdono

Lo farà domenica nel corso della messa che sarà celebrata nella chiesa di Ummari, piccola frazione di Trapani. Domani, intanto, l'interrogatorio di garanzia di Antonio Incandela, fermato ieri con l'accusa di omicidio volontario aggravato

TRAPANI. La mamma di Antonio Incandela, l'assassino reo confesso del parroco don Michele Di Stefano, domenica chiederà scusa alla comunità di Ummari, nel corso della messa che sarà celebrata nella chiesa della piccola frazione di Trapani. Lo ha confermato ai cronisti il marito della donna, Giacomo Incandela:«Ci penserà mia moglie in chiesa a farlo».
Domani, intanto, dinanzi al gip di Trapani, Antonio Cavasino, si dovrebbe tenere l'interrogatorio di garanzia di Incandela, fermato ieri con l'accusa di omicidio volontario aggravato.
Stamani il pm, Massimo Palmeri, ha formalizzato al gip la richiesta di fermo. Gli inquirenti hanno ribadito anche oggi che il movente (il fastidio provocato all'indagato dalle omelie del
sacerdote) è ancora tutto da valutare, come pure le modalità del delitto. Tuttavia, i magistrati non hanno dubbi che Incandela sia l'esecutore materiale del delitto: «Oltre al fatto che ha confessato, è a conoscenza di alcuni particolari che solo l'assassino poteva conoscere», ha detto Palmeri.

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