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Niente fondi: sfumano le case per 330 famiglie

Appello alla Regione dal presidente di Confocooperative

TRAPANI. Il sogno della prima casa che diventa quasi un incubo a causa dei ritardi con cui le banche rispondono alle istanze delle cooperative. È quanto sta accadendo a 330 famiglie riunite in cooperative cui il Comune ha assegnato le aree necessarie alla costruzione delle unità immobiliari nell’ambito del «Programma Costruttivo Villa Rosina Sud». Per questo motivo, adesso, Giuseppe Scozzari, presidente di Confcooperative Trapani, e Salvatore Daidone, dirigente di Federabitazione-Confcooperative, hanno scritto una lettera al presidente della Regione, all'assessore all'Economia, al Prefetto e al Sindaco Vito Damiano per segnalare il problema che sta colpendo le famiglie, costrette a rinunciare al sogno della prima casa perché le cooperative, dopo aver formulato regolare richiesta per i finanziamenti occorrenti, continuano a non avere alcuna risposta dalle banche.
«È grave — affermano Scozzari e Daidone — che i cittadini pur disponendo, finalmente, dell'assegnazione dell'area all'interno degli strumenti urbanistici vigenti, vengano privati di quel finanziamento agevolato per la responsabilità degli istituti di credito, i quali, pur sostenuti da politiche economiche del governo nazionale, negano l'accesso al credito alle famiglie, bloccando qualsiasi possibilità di costruirsi la prima casa e arrecando all'economia trapanese un danno socio economico enorme». Sul caso è anche intervenuto il deputato regionale Giovanni Lo Sciuto (Pds-Mpa) il quale chiede l’immediato sblocco dei fondi da parte degli istituti di credito. 

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