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Santa Ninfa, furto di cavi di rame: aziende fermano la produzione

Sono la Smacom, lavorazione della gomma, e la SI.AL che lavora nel settore della distribuzione carni

SANTA NINFA. I ladri rubano circa mille metri di cavi di rame, due ditte ubicate nella zona interessata al furto restano senza corrente elettrica e l'amministratore si vede costretto a spedire a casa i suoi trenta operai collocandoli in ferie, per quattro giorni. L'ufficio delle due aziende sta avviando le pratiche per la messa in cassa integrazione degli operai chediventerà una realtà se l’energia elettrica non sarà attivata a breve. Tutto accade a Santa Ninfa, paese nel cuore della Valle del Belice. Nei giorni scorsi, ignoti entrano in azione nelle contrade Scaldato e Piana portandosi via una gran quantità di cavi di rame. Il bilancio? Numerose abitazioni di villeggiatura restano senza corrente elettrica. I disagi maggiori particolarmente per le attività commerciali e industriali presenti nella zona. Tra queste le due ditte: Smacom che opera nel campo della lavorazione della gomma e SI.AL che lavora nel settore della distribuzione carni. Entrambe amministrate da Antonio Spina, nelle vesti di socio-amministratore. "Purtroppo a distanza di circa un anno-dice l'amministratore delle due ditte-si è ripetuto l'increscioso furto dei cavi di rame, da cinque giorni siamo senza corrente elettrica. I nostri trenta operai sono a casa, l'ufficio funziona grazie a un gruppo elettrogeno E' chiaro che se dovrò restare fermo per altri sessanta giorni come accaduto l'anno scorso nel mese di luglio sarò costretto a licenziare gli operai. Attualmente non riesco a pagare le numerose tasse figuriamoci gli operai che non possono lavorare". Senza luce è andato naturalmente in tilt anche l'impianto fotovoltaico che essendo fermo non produce, come dire oltre al "danno anche la beffa". Intanto l'amministratore Spina al limite della "disperazione e della rabbia" ha richiesto l'intervento del comune e dei carabinieri della locale stazione per farsi portavoce dell'incresciosa situazione. Ma soprattutto si chiede all'Enel competente per territorio l'immediato ripristino della corrente elettrica per limitare i danni. "E' stata attivata una procedura d'urgenza-sottolinea Luigi Difiore dell'ufficio stampa dell'Enel-infatti dopo i necessari rilievi nella zona del furto abbiamo appaltato i lavori l'11 aprile, l'indomani mattina i lavori sono stati consegnati alla ditta appaltatrice. E si spera di poterli ultimare lunedì 15 aprile salvo imprevisti o altri nuovi furti che si dovessero verificare. Purtroppo non è sempre così e a volte i tempi di ripristino sono più lunghi. Voglio comunque precisare che l'Enel a riguardo non ha alcuna responsabilità. I primi ad essere danneggiati siamo noi come azienda che nello specifico con il furto di Santa Ninfa abbiamo subito danni per circa diecimila euro. A proposito cogliamo l'occasione per invitare i cittadini a segnalare in tempo eventuali movimenti sospetti nelle campagne".  

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