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Megaservice, gli operai sui tetti: da sette mesi senza stipendio

La Cgil spalleggia la protesta dei 71 dipendenti. Argurio e Sorrentino: «Intervengano i ministeri»

TRAPANI. Il gesto non è nuovo, perché i lavoratori della MegaService, la società di multiservizi di proprietà della Provincia, lo avevano già attuato alcuni mesi fa nel vano tentativo che l'azienda venisse posta in liquidazione. Cosa che è avvenuta lo scorso 19 febbraio.
Ieri l'hanno ripetuto per «gridare» la loro disperazione di lavoratori che sono in credito di sette mensilità e che non vedono prospettive occupazionali future. E così sono saliti sul tetto, determinati a rimanervi tempo indeterminato, di Palazzo Riccio di Morana, sede di rappresentanza della Provincia.
Con il pagamento immediato degli stipendi dovuti da settembre 2012 a marzo 2013, chiedono l'istituzione di un nuovo aTavolo tecnico regionale», con la presenza del Governatore Rosario Crocetta, nel quale venga redatto un protocollo di intesa che sancisca la garanzia della continuità occupazionale per tutti i 71 lavoratori.
Si tratta dell'inasprimento di una protesta (nei giorni scorsi era stato proclamato lo stato di agitazione) che, ad avviso dei lavoratori e dei sindacati che sono al loro fianco, non ha trovato che scarsa attenzione da parte delle Istituzioni. In particolare il «Tavolo tecnico regionale» avrebbe dovuto riunirsi il 5 aprile ma che di fatto non si è mai tenuto poiché alla convocazione ufficiosa, giunta ai sindacati tramite la Prefettura, non ha fatto seguito quella ufficiale. Una sorta di «pesce d'aprile postdatato», hanno commentato amaramente i lavoratori.
«Stiamo constatando — afferna la segretaria generale della Cgil Mimma Argurio — che il lavoro e la grave crisi occupazionale che sta attraversando il territorio trapanese non sono temi prioritari nelle agende delle Istituzioni. Il sindacato, però, non intende retrocedere di un passo e metterà in campo tutte le azioni necessarie per difendere il diritto al lavoro».
Assieme alla segretaria nazionale della Cgil Serena Sorrentino, che ieri si trovava in città per prendere parte a due iniziative organizzate dal sindacato, Mimma Argurio ha già inoltrato una lettera al ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri e al ministro del Lavoro Elsa Fornero per esprimere la"forte preoccupazione per gli epiloghi della protesta e per la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori che, presi dalla disperazione e dall'assenza di responsabilità istituzionali certe, potrebbero addivenire a gesti estremi».
Nella stessa nota, Serena Sorrentino e Mimma Argurio chiedono «un autorevole intervento» dei due ministri «affinché si istituisca una sede di confronto per affrontare tale vertenza in tempi celeri».Ora i lavoratori minacciano di non scend ere più dai tetti.

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