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Marausa Lido, villette abusive: i proprietari non si rassegnano a perderle

Già cinquanta le chiavi degli immobili consegnate ai vigili. Le case entro i 150 metri dalla costa saranno abbattute

TRAPANI. Cinquanta. Sono tante, all'incirca, le procedure di consegna delle chiavi al Comune avviate dall'amministrazione di Palazzo D'Alì nei confronti dei proprietari di immobili che rientrano entro i 150 metri dalla costa, nella frazione di Marausa Lido.
L'ultima consegna delle chiavi sarebbe dovuta avvenire ieri mattina, ma la proprietaria dell'immobile non si è presentata all'appuntamento, notificato in precedenza dal Comune e, così, gli agenti di polizia municipale non hanno potuto fare altro che constatare la sua assenza, scattare delle foto che testimoniassero quanto stava accadendo, risalire in auto e fare ritornare al comando.
I caschi bianchi, per il momento, effettuano non più di una operazione al giorno e tre, al massimo quattro, a settimana. Non tutti i proprietari, però, hanno consegnato le chiavi. A farlo sono, soprattutto, coloro che non sono in possesso di una casa, ma di un rudere, per cui la "perdita" è minore.
Ma c'è, poi, anche il problema di coloro che non consegnano le chiavi perché l'appartamento rappresenta la loro unica casa e lasciandola non avrebbero alcun altro posto dove andare a risiedere.
Ci sono, poi, anche coloro che consegnano le chiavi e sperano di poter rimanere nell'immobile dato che hanno già presentato agli uffici comunali una richiesta per riavere indietro le case dietro il pagamento di una sorta di canone di affitto che è pari all'importo annuale dell'Ici.
Una serie di escamotage, peraltro, già provati dagli abitanti della frazione di Marausa amministrata, però, dal Comune di Marsala. In quel caso non c'è stato nulla da fare nonostante i vari tentativi che vennero fatti, non ultimo dall'allora sindaco Renzo Carini. Alla fine la delibera adottata dal primo cittadino lilibetano non venne riconosciuta e, così, si proseguì con gli ordini di demolizione che, però, riguardano soltanto quegli immobili per i quali si sono già esauriti tutti i gradi di giudizio amministrativo.
In tutta la Sicilia le case abusive, entro i 150 metri dalla costa e costruiti dopo il 1976, sono all'incirca 250 mila ed in tantissimi casi i proprietari si sono rivolti al Tar. Ma il tribunale amministrativo non ha ancora fornito il suo responso a tantissime istanze e, così, i proprietari sono ancora in attesa di una soluzione.
«Ad oggi stiamo lottando contro i mulini a vento — afferma Katia Bucaria, ex presidente del consiglio comunale —. Almeno fino a quando i deputati regionali non decideranno di affrontare in maniera seria l'argomento mettendo mano ad una legge chiara. Invece, per il momento, si limitano soltanto a fare "passerella" che non risolve il problema».

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