TRAPANI. La lettera del Comune, alla fine, è giunta. Alcuni sapevano che sarebbe potuta arrivare, ma speravano che avvenisse il più tardi possibile. Ed invece ieri una decina di proprietari di immobili nella frazione di Marausa e che ricadono dentro i 150 metri dal mare si sono visti recapitare una lettera dal Comune nella quale gli si intima di consegnare le chiavi delle loro abitazioni in quanto ritenute "abusive". L'appuntamento è per martedì a partire dalle 9. I dipendenti del Comune, unitamente ad un ufficiale giudiziario, infatti, dovranno farsi consegnare le chiavi dell'appartamento, mentre gli ormai ex proprietari dovranno assicurare l'accesso all'immobile.
L'arrivo delle lettere del Comune, come era immaginabile e come avvenuto in precedenza, ha scatenato le reazioni degli abitanti. Se alcuni, infatti, martedì andranno a perdere la seconda casa, c'è anche chi dovrà consegnare le chiavi della sua prima abitazione e, così, si ritroverà senza una casa dove continuare a vivere. "Ed in un momento difficile come questo - afferma uno dei proprietari degli appartamenti che verranno "dismessi", ma che ha chiesto di non vedere pubblicato il proprio nome sul giornale - riteniamo che si tratti di un atto davvero incredibile. Sappiamo che le case sono state costruite entro i 150 metri dal mare - continua -, ma non capisco il motivo per cui quella mia, la quarta partendo dalla battigia, deve essere demolita, mentre le prime tre no. E non mi si venga a dire che sono state costruite prima del 1976. Ritengo che la legge dovrebbe essere uguale per tutti quanti". Poi, ricorda quanto avvenuto negli anni passati. "Nel 2008 abbiamo ricevuto un ordine di demolizione - conclude - e ci siamo rivolti al legale facendo ricorso al Tar. Poi abbiamo anche pagato la sanatoria, mentre adesso dobbiamo consegnare le chiavi". A.TR.
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