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Pantelleria, protesta in ospedale, le mamme: «Riaprite punto nascite»

Alla base della protesta l’impossibilità di partorire sull’isola; un problema che dura dall’11 di dicembre

PANTELLERIA. Presidiato l'ospedale di Pantelleria dalle mamme che devono partorire. Erano nove e sono state appoggiate da un centinaio di persone. Già dalle prime ore della mattina le gestanti si sono recate nei corridoi dell'ospedale Nagar dove sono state raggiunte dalla Presidente del Comitato Pro salute Caterina Giglio e da altri membri del comitato. Sono state ricevute dal direttore dell'ospedale dottor Luca Fazio e dal ginecologo dottor Giuseppe Turco. Sul posto è arrivato anche il Presidente del consiglio Giuseppe Spata. E' stata una manifestazione spontanea che sarà ripetuta ogni giorno dalle 9 alle 12. Alla base della protesta l'impossibilità di partorire a Pantelleria che dura dall'11 di dicembre da quando, cioè, il responsabile del Dipartimento materno infantile dell'ASP di Trapani, dottor Giovanni Bavetta, con una circolare aveva disposto che le donne in stato di gravidanza dovevano essere trasferite sulla terraferma a partire dalla 32esima settimana.
E' da quella data che a Pantelleria le donne non partoriscono più e spesso sono trasferite a Trapani con l'elisoccorso al costo di 8 mila euro l'ora. Lo scorso 18 di febbraio c'era stata una manifestazione in contemporanea a Pantelleria, a Palermo, e a Roma davanti i al ministero della salute. I manifestanti erano stati ricevuti dall'assessore alla salute Lucia Borsellino che aveva promesso di ripristinare in tempi brevi il punto nascite di Pantelleria.
A distanza di un mese nulla è successo ed ieri le mamme hanno deciso di ritornare a protestare presidiando l'ospedale. Ieri in ospedale ci sono state tre ore di confronto con i medici che hanno spiegato la normativa che impedisce il funzionamento del Punto Nascita di Pantelleria al di fuori delle emergenze, che devono comunque essere affrontate sull'isola per garantire la sicurezza delle pazienti.
Le future mamme hanno detto basta alle promesse aleatorie ed i presenti hanno espresso molta rabbia e delusione, non c'è più fiducia in una soluzione in tempi brevi proprio a causa delle mille promesse disattese.  

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