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Tonnarella, danni per il maltempo: cancellati 4 chilometri di spiaggia

Disagi a Mazara. Allagato il lungomare Fata Morgana, tombini otturati da alghe e detriti, l’acqua ha lambito le abitazioni

MAZARA. La spiaggia di Tonnarella è stata spazzata via dal maltempo e dai forti venti di tramontana e grecale. Circa quattro chilometri di spiaggia sono stati cancellati. Il vento e le piogge hanno invaso di sabbia il lungomare Fata Morgana, che scorre lungo il muretto divisore della spiaggia. L'acqua è penetrata fino a lambire i muri di recinzione delle abitazioni dei residenti che hanno chiesto, da sempre, una manutenzione ordinaria e periodica della spiaggia. Le forti mareggiate hanno causato anche l'allagamento di un lungo tratto del lungomare San Vito che si trova sul lato opposto di Tonnarella. Le alte onde si sono infrante sulla carreggiata, l'acqua l'ha riempita, superando il livello del marciapiedi. Otturati i tombini perché stracolmi di alghe e detriti, impossibile il deflusso dell'acqua in mare. A parte i problemi per la viabilità, con molti automobilisti rimasti in panne, diversi residenti non hanno potuto fare ingresso nelle loro abitazioni sia per il livello dell'acqua che per l'accumulo di alghe e detriti davanti al loro cancello. Le proteste, anche questa volta, non sono mancate ed ora, questi cittadini, mettono le mani avanti per la prossima estate.
Chiedono che l`amministrazione, dopo i problemi sorti a causa del maltempo, si muova tempestivamente per evitare che anche quest`anno si verifichi, per il mancato conferimento in una discarica autorizzata, l`accumulo di cataste di alghe nella parte adiacente alla colmata B di Tonnarella ed il cui cattivo odore si diffonde lungo l`intero arenile e nella zona residenziale. Un`altra problematica sollevata è la persistente massiccia presenza di cani randagi pericolosi che rincorrono le persone che vanno in bicicletta o che fanno jogging. Ma a proposito della colmata B, interviene l'associazione "Pro Capo Feto" della Federazione nazionale Pro Natura.
"E' semplicemente strumentale e pretestuoso - dice il responsabile dell'associazione Girolamo Palermo - evocare la cosiddetta colmata B (laguna di Tonnarella) per evidenziare l'erosione e il dissesto idro-geologico che incombono sul lungomare Fata Morgana e, quindi, sui resti della spiaggia. Basta portarsi sul posto per costatare, infatti, che l'unico angolo del lungomare a non essere colpito dalle mareggiate, dallo spandimento di acqua marina che ormai entra ed esce a suo piacimento, dalla sabbia e dal fogliame di posidonia oceanica spiaggiato (scambiato per alga) è proprio la parte che accoglie la cosiddetta colmata B". E l'associazione sottolinea anche che "le alghe male odoranti non hanno nulla a che vedere con il bacino idrico della colmata, ma continuano a stazionare in quella parte di lungomare, all'estrema parte ovest, che il comune e il Genio Civile opere marittime, con una barca di soldi, avrebbero voluto recuperare senza ricorrere, però, ad interventi radicali".  

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