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Belice in festa per San Giuseppe: si preparano i tipici «pani»

Grandi preparativi a Poggioreale, Salaparuta, Santa Ninfa e Gibellina per accogliere i turisti

POGGIOREALE. Sono complessivamente sedici gli "Altari di San Giuseppe" che saranno allestiti e potranno essere visitati nei centri belicini di Poggioreale, Salaparuta, Santa Ninfa e Gibellina in occasione dei festeggiamenti in onore di San Giuseppe in programma dal 18 al 19 marzo 2013. A Poggioreale i visitatori potranno ammirare la bellezza artistica e la suggestione religiosa-fideistica di quattro altari allestiti: dalla parrocchia Maria Santissima Immacolata (piazza Papa Giovanni XXIII), dal comitato Amici della Nonna (via Firenze), dal comitato di quartiere (viale Europa) e da un privato: Giuseppe Culmone (Corso Umberto 1°). Mentre a Salaparuta da visitare i quattro altari allestiti presso: il centro sociale (Via Regione Siciliana), presso il circolo di cultura (via Lincoln), presso la casa di riposo per anziani (via Macchiavelli) e uno presso i locali parrocchiali. Altri due altari presso le abitazioni dei signori: Salvatore Cudia (Via Bellini) e Giovanni Cacioppo (Via Leopardi). Mentre a Santa Ninfa saranno allestiti due altari: uno all'interno della Chiesa Madre e uno presso la Casa di Riposo Maria Addolorata. A Gibellina invece sarà possibile visitare quattro altari. Uno organizzato dal comune presso il Centro Diurno per anziani (via Finocchiaro Aprile), uno allestito dall'associazione Pietro Consagra (via Indipendenza Siciliana), uno realizzato dall'associazione FIDAPA (viale Belice), un quarto dall'Associazione Oasi del Sorriso (via Ibn Hmdis). In ogni paese, gli altari vengono realizzati ogni anno in segno di devozione verso il Santo oppure in segno di ringraziamento per una "grazia ricevuta". Sui gradini degli altari vengono accuratamente appoggiati grossi pani rotondi denominati "cucciddata". Ogni pane pesa otto-dieci chili. Secondo la tradizione il numero dei pani non può essere inferiore a tre, in omaggio al numero dei componenti della Sacra Famiglia. Il momento più "solenne e commovente" all'interno degli altari si tocca con la consumazione del "pranzo di San Giuseppe" che scatta alle ore 12 del 19 marzo. A consumare il pranzo per tradizione vengono solitamente invitati cittadini tra i più "bisognosi". Particolarmente toccante il momento in cui il capo-famiglia che ha allestito l'artaru di S.Giuseppi fa "lavare le mani agli invitati e con il vino vi imprime il segno della croce e le bacia".

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