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Punti nascita chiusi, protesta anche a Roma

Un gruppo di abitanti di Pantelleria e Lipari hanno manifestato davanti alla sede del ministero della salute

PALERMO. Un gruppo di abitanti di Pantelleria e Lipari hanno protestato a Roma, davanti alla sede del ministero della salute, per chiedere la riapertura dei punti nascita nelle loro isole, chiusi da un provvedimento del precedente governo regionale. Contemporaneamente altre due manifestazioni si sono svolte a Palermo, davanti all'assessorato alla Salute, e a Pantelleria davanti all'ospedale. Nel capoluogo, i manifestanti hanno consegnato all'assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, una petizione con 1.500 firme. Le donne lamentano che spesso le partorienti vengono accompagnate sulla terraferma in elicottero e ogni viaggio costa alla Regione siciliana circa 16 mila euro, senza contare le difficoltà dei collegamenti in inverno, a causa del maltempo. «Il Piano regionale della salute approvato nel 2011 prevedeva il mantenimento delle deroghe per Lipari e Pantelleria, in quanto zone considerate 'disagiatè. Inspiegabilmente però - denunciano i manifestanti - un successivo decreto dell'assessorato ne ha programmato, invece, la chiusura».

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