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Soldi al Trapani: delibera inviata alla Corte dei Conti

Cinquantamila euro all'anno alla società. Ma secondo il consigliere comunale Salone (Pdl) la convenzione metterebbe a rischio le casse dell'ente

TRAPANI. La delibera di approvazione della convenzione con il «Trapani calcio» è finita alla Corte dei Conti. Ad inviarla è stato il consigliere comunale Francesco Salone (Pdl) per il quale la convenzione potrebbe creare un danno erariale al Comune che, attraverso questo atto, assegna 50 mila euro l’anno al «Trapani calcio» a fronte di servizi che la società, però, non garantirebbe. Pertanto, Salone, «pur essendo come tutti i trapanesi grande tifoso del Trapani ed essendo grato alla società per portare in giro per l’Italia il nome della città, peraltro con ottimi risultati sportivi», prospetta come, con questa convenzione, si possa ravvedere «la responsabilità per danno erariale» a carico di chi ha approvato la delibera. Salone ricorda che in base alla convenzione, il «Trapani calcio» deve garantire al Comune alcuni servizi: consentire a 20 bambini disagiati di entrare a far parte della scuola calcio; disputare campionati giovanili; consentire l’ingresso allo stadio, con prezzi agevolati, a studenti e docenti; promuovere l’attività sportiva nei quartieri disagiati; acconsentire l’accesso gratuito a 50 disabili ed accompagnatori; praticare abbonamenti ridotti per over 65 e studenti; promuovere il marchio «Città di Trapani». Inoltre, la società deve presentare una relazione dettagliata «di cui, invece, non c’è traccia ai Servizi Sociali — afferma Salone —, dove, invece, è presente una richiesta della stessa società di rinnovo della convenzione con aumento dell’apporto finanziario da 50 a 150 mila euro annui» in quanto, nel periodo 2011-2012, in base alla convenzione precedente, il Trapani ha avuto mancati introiti e ulteriori costi per complessivi 362 mila euro. Salone, quindi, evidenzia come pochi punti della convenzione siano stati rispettati e che il via libera alla stessa convenzione, per il triennio 2012-13 / 2014-15, sia giunto quasi al termine della stagione 2012/ 13. «Mi chiedo — conclude — quale sia stato il motivo per cui il Comune si sia onerato del pagamento di 50 mila euro per il primo anno del triennio, a fronte di servizi che la società non ha fornito, né potrà fornire in quest’anno che s’ha intendere già trascorso».

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