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Acqua, accordo con Castelvetrano per realizzare quattro nuovi pozzi

Il Comune belicino ha concesso in comodato d’uso per 99 anni al capoluogo un terreno confiscato alla mafia

TRAPANI. Più acqua verso il capoluogo. Il Comune di Castelvetrano ha ceduto, in comodato d’uso gratuito per 99 anni, al Comune di Trapani un terreno già confiscato alla mafia nel quale l’amministrazione di Palazzo D’Alì realizzerà quattro nuovi pozzi per migliorare l’erogazione idrica in città.

La firma dell’accordo è avvenuta ieri mattina nell’ex sala consiliare a Palazzo D’Alì, alla presenza dei due primi cittadini: Vito Damiano e Felice Errante. Il terreno era nella disponibilità del Comune di Castelvetrano e Felice Errante, non appena il collega Vito Damiano gli ha prospettato l’idea, l’ha subito accolta. «Abbiamo interpretato bene il nostro mandato — ha sottolineato Errante —. I beni confiscati alla mafia non sono solo del Comune che li riceve, ma dell'intera collettività». Damiano, invece, ha spiegato che per effettuare i lavori verrà utilizzato il finanziamento di due milioni, già ottenuto dalla precedente amministrazione per la realizzazione dei marciapiedi nella frazione di Palma. «Abbiamo ritenuto più importante raggiungere questo obiettivo — ha spiegato Damiano — ed utilizzeremo tutto il finanziamento anche perché oltre alla costruzione dei quattro nuovi pozzi, verranno realizzate pure delle opere di collegamento alla esistente stazione di rilancio appartenente al sistema idrico Bresciana». Sul posto, inoltre, verrà prodotta energia elettrica derivante da fonti rinnovabili. «Abbiamo preso un impegno preciso per aumentare il prelievo — ha spiegato ancora il sindaco Vito Damiano — e, al tempo stesso, stabilizzare la portata dell'acqua al fine di farla arrivare con regolarità nelle case dei cittadini».
Adesso che è arrivata la firma per il comodato d’uso del terreno, l’amministrazione avvierà l’iter, quindi i lavori dovrebbero cominciare fra circa un anno per concludersi entro sei - otto mesi. Al termine, pertanto, sarà stabilizzata la portata che rimarrà, all’incirca, di 140 litri in favore, oltre che del capoluogo, anche della frazione castelvetranese di Triscina, di Bruca, nel territorio di Buseto, e delle isole Egadi.

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