SALEMI. La disabilità non l’ha fermata. Così Paola Gandolfo, 34 anni di Salemi, la scorsa settimana ha conseguito la laurea, la seconda, in Scienze del servizio sociale; la prima l’ha ottenuta qualche anno fa in Scienze dell’Educazione. Eppure, la sorte con lei non era stata buona, visto che dall’età dell’adolescenza, a causa di un incidente stradale, l’ha costretta a stare su una sedia a rotelle. Ciò, però, non l’ha demotivata. Anzi, piano piano Paola ha trovato la forza di reagire, riuscendo a costruirsi un ruolo nella società, dimostrando che la disabilità non costituisce un limite. «Io non sono un supereroe – afferma la giovane -, i miei successi nello studio culminati in una prima laurea in Scienze dell’educazione e una seconda laurea in Scienze del servizio sociale, sono semplicemente frutto di impegno e passione, la stessa passione con la quale ho fondato l’Associazione Spazio Libero Onlus di cui sono presidente». Poi un pensiero a chi versa nella sua stessa situazione: «Sono convinta che molti altri ragazzi e ragazze diversamente abili, possano raggiungere risultati pari o migliori dei miei e soffro molto vedendo, invece, una sorta di “pessimismo cosmico” nel modo di vivere dei ragazzi con disabilità nel mio territorio. Le risorse sono veramente poche, però è troppo comodo da parte nostra puntare il dito contro ciò che non c’è. Mi auguro che altri ragazzi – continua -, attraverso la mia esperienza di vita, possano sentire un sussulto di speranza, passando così dal “Sopravvivere” al “Vivere”». E sulla disabilità verte la sua tesi di laurea, dal titolo «Il sapore amaro dell’integrazione dei soggetti con disabilità nel mondo del lavoro: analisi sociologica del fenomeno tra risorse e pregiudizi». «Il mio lavoro di tesi – sottolinea Paola - comincia da due presupposti fondamentali: il primo è che tutti gli uomini hanno dei limiti, il secondo che la disabilità non è e non può essere vista come un problema che interessi solo alcuni soggetti». Poi uno sguardo alla legislazione antidiscriminatoria, a partire dalla legge 12 marzo 1999, n. 68, «Norme per il diritto al lavoro dei disabili». «Tuttavia, la legge non è sufficiente – aggiunge Paola Gandolfo -, senza l’impegno costante da parte della società e la partecipazione attiva delle persone con disabilità nell’affermare i propri diritti. Molte, ancora troppe, sono le persone con disabilità che in questo fazzoletto di terra, quale è la Valle del Belice, vivono abbarbicati alla logica dell’assistenza».
Salemi: vive in carrozzina, ha già due lauree
Paola Gandolfo, 34 anni, ha tagliato il traguardo con una tesi sulla disabilità: «Possono riuscirci tanti ragazzi»
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