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Marsala, il Museo degli arazzi si rifà il look: in arrivo 3 milioni

“Era necessario dare uno spazio museale adeguato a questi magnifici arazzi, fino ad ora scarsamente valorizzati, pur essendo patrimonio incomparabile della comunità marsalese”, commenta il vescovo Mogavero

MARSALA. Al via il restyling della chiesa del Collegio: sarà trasformata in un museo e accoglierà i pregiati arazzi fiamminghi del XVI secolo, gli argenti e i paramenti sacri finora custoditi nella chiesa madre. Già lo scorso novembre, nel corso di un’accorata intervista rilasciata al Giornale di Sicilia l’arciprete Giuseppe Ponte, responsabile per la forania di Marsala aveva lanciato un appello affinché, attraverso una sinergia di intenti tra le istituzioni, si salvaguardasse e si rendesse fruibile lo straordinario patrimonio artistico custodito all’interno delle nostre chiese. Ebbene ora è arrivato l’ok da parte della Regione per l’erogazione del finanziamento di tre milioni di euro che rientra nell’ambito del Po-Fesr 2007-2013. Si tratta di fondi europei che consentiranno il recupero e l’adeguamento della chiesa del Collegio, in via Frisella, destinata ad accogliere il museo degli arazzi, attualmente ospitato in alcune sale adiacenti alla chiesa madre. Gioiello dell’esposizione permanente saranno gli arazzi fiamminghi, raro e pregevole esempio di arte tessile e pittorica delle Fiandre del XVI secolo, che rappresentano otto episodi riguardanti la conquista romana di Gerusalemme. “Il nuovo progetto museale - spiega l’architetto Luigi Biondo, che lo ha redatto in collaborazione con l’ufficio diocesano per i beni culturali - punta a rendere maggiormente fruibile il patrimonio d’arte che costituirà un interessante itinerario didattico e turistico”. Nel dettaglio: nella navata destra, in vetrine laterali, verranno esposti i paramenti sacri, seguirà la stanza degli argenti, mentre nella navata sinistra saranno esposti altri paramenti. Il transetto sarà chiuso su tre lati da pareti traforate in legno e vetro che lo trasformeranno in un ambiente raccolto dove ammirare gli arazzi in un’unica visione d’insieme. La chiusura dell’area permetterà un’adeguata climatizzazione e illuminazione delle opere. Per favorire l’autonomia dei visitatori, l’esposizione sarà corredata da pannelli didattici con testi esplicativi. “L’attività progettuale ci ha visti impegnati sinergicamente con la Soprintendenza – ha commentato il vescovo Domenico Mogavero –. Era necessario dare uno spazio museale adeguato a questi magnifici arazzi, fino ad ora scarsamente valorizzati, pur essendo patrimonio incomparabile della comunità marsalese, ma soprattutto della chiesa madre, proprietaria e custode”.

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