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Marsala, lotta all’evasione scolastica Venti su cento disertano le lezioni

Sono 1.348 i giovani che risultano “dispersi” e che bisognerebbe recuperare coinvolgendoli nelle attività

MARSALA. Stop alla dispersione scolastica a Marsala, sono appena stati finanziati tre progetti che vedranno protagoniste tre scuole capofila nella nostra città per ottenere il successo scolastico. Nella nostra città oltre 20 alunni su cento lasciano le scuole superiori senza conseguire il diploma ed è anche stata individuata una nuova categoria: i giovani neet, che non studiano e non lavorano. Stato di emergenza che è stato riconosciuto dal Ministero all’istruzione, infatti, per arginare il fenomeno sono stati individuati tre istituti capofila per progetti “salva-studente”. Secondo i dati dell’Osservatorio per la dispersione scolastica a Marsala, la cui referente è Vita Pulizzi, sono 1.348 i giovani che non solo risultano “dispersi”, nel senso che hanno abbandonato gli studi o non hanno conseguito i livelli minimi di conoscenze, ma hanno rinunciato alla possibilità di lavorare. È questa la definizione di una categoria piuttosto preoccupante, i giovani neet, destinati ad aumentare le file dei disoccupati. Si entra a far parte della categoria neet, dai 15 ai 24 anni. A dire il vero anche nel resto del Meridione la situazione non confortante. Infatti, se la media europea della dispersione scolastica è del 16 percento, nel Sud d’Italia si raggiunge il 23 percento, anche se il fenomeno, seppur a macchia di leopardo, raggiunge picchi simili anche al nord. Da qui una serie di iniziative che puntano a risolvere il problema avviando un percorso virtuoso che mette in rete le scuole e la nostra città, per i dati forniti, è stata inserita nel piano d’azione e coesione che prevede una task force di interventi. “A Marsala, individuata dal Ministero come area ‘drop-out’, – spiega Vita Pulizzi, referente locale dell’osservatorio sulla dispersione scolastica – sono stati individuati, come istituti capofila: la scuola media Mazzini presieduto da Maria Grazia Sessa, sede dell’osservatorio, l’istituto comprensivo Mario Nuccio diretto da Mariella Parrinello, che già l’anno scorso ha aderito al progetto di mediazione tra pari, e il liceo pedagogico Pascasino, sede della Re.Ma.Pe., rete per le scuole di Marsala e Petrosino che conta sulla preside Antonella Coppola. A queste scuole verranno collegati altri istituti scolastici per progetti finanziati per duecento mila euro ciascuno (fondi europei strutturali 2007-13) per ogni capofila”. Nel dettaglio la Mazzini lavorerà con l’ITC Garibaldi e il sesto circolo, mentre la Mario Nuccio farà rete con l’istituto comprensivo Giovanni Paolo II, l’istituto superiore Damiani e l’istituto superiore Cosentino. Quanto al Pascasino sarà capofila della rete composta da Sturzo e primo circolo didattico. Progetti biennali, si parte il 2 febbraio».

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