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Gli studenti puliscono la loro scuola La Monteleone ora è come nuova

Gli allievi dell’Ipsia hanno rimesso in sesto anche banchi e porte. Ponzo: «È stata una bella prova di maturità»

TRAPANI. «La scuola è malconcia e nessuno ci ascolta. Non c'è problema, ci pensiamo noi». Con questo motto gli alunni dell'Ipsia, Calogero Monteleone, si sono autotassati e hanno ristrutturato il loro istituto. Perché il 2013 partisse con una marcia in più: pareti ridipinte, porte e banchi riparati, senza l'aiuto delle istituzioni. Con orgoglio gli allievi dell'Istituto di Stato industria e artigianato, affermano di avere vissuto in modo pragmatico e linea con il loro indirizzo di studio, la reazione nei confronti della legge di stabilità.
«Dopo aver partecipato invano agli scioperi e ai cortei organizzati nella provincia - spiega Marco Buscemi, rappresentante d'istituto - abbiamo dato vita a un'iniziativa più efficace delle parole. Tutti noi ci siamo organizzati per "sporcarci le mani" in qualcosa di legale e creativo. E abbiamo così protestato per la mancanza di fondi da parte della Provincia, per il sostentamento della scuola». Gli alunni hanno versato 5 euro e alcuni docenti 10 euro, per l'acquisto di bidoni di vernice, materiale edile e strumenti utili al raggiungimento dell'obiettivo. Sono state riparate le falle strutturali, ridipinte le pareti e le fasce basse dei muri, prima di colore grigio, sono state colorate di blu, tinta che i ragazzi del Monteleone, definiscono "più adatto alla vivacità delle giovani menti".
«Non siamo noi i ragazzi "choosy" come ci ha definiti il ministro Elsa Fornero - aggiunge Antonio Alfonso, rappresentante Ipsia, della Consulta giovanile - non siamo schizzinosi e neanche esigenti. Vogliamo piuttosto essere noi a ridisegnare la nostra società, vogliamo stare bene e protestiamo contro l'affievolirsi dello sguardo pragmatico degli adulti e delle istituzioni, verso i giovani. Siamo sempre pronti a combattere per i nostri diritti, che per essere tali devono essere gratuiti». «La nostra scuola col permesso del dirigente scolastico, la professoressa Daniela Melani - conclude Marco Buscemi - ci ha dato l'opportunità di cogliere il senso pratico del termine "diritto". Con colore, pennelli e tanta buona volontà, abbiamo esercitato il diritto di vivere una scuola migliore, fatta di ambienti sani, classi aperte, muri colorati e non certo di atti di vandalismo. Perché ogni alunno si senta accolto degnamente nella scuola, che è un ponte verso la vita. Dietro questi lavori, c'è molto più di qualche ora di sudore, c'è la voglia di dare voce ai nostri diritti. Per il futuro migliore, bisogna evitare i "se solo potessi, se solo avessi" e iniziare ad agire. E il prossimo aprile, contiamo di festeggiare la "giornata dell'arte" durante la quale, decoreremo le pareti con murales». «I nostri alunni hanno operato in maniera egregia-commenta la professoressa Mariella Ponzo- hanno dato una lezione di comportamento di responsabilità civica e maturità». Infine, a lavori ultimati, l'intera scolaresca ha addobbato l'albero di Natale e brindato al nuovo anno.

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