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Castellammare, un film per beneficenza

“La scorza delle arance” è un poliziesco al siciliano realizzato a scopo di beneficenza da un gruppo di castellammaresi, appassionati di cinema che hanno creato “Le Officine Del Cinema”

CASTELLAMARE. Un film per aiutare una bambina malgascia. “La scorza delle arance” è un poliziesco al siciliano realizzato a scopo di beneficenza da un gruppo di castellammaresi, appassionati di cinema che hanno creato “Le Officine Del Cinema”. Ma è soprattutto un film “per amore” come ama definirlo Ezio Foderà, che ha curato soggetto e sceneggiatura del film, realizzato da centosedici persone, tra le quali anche, Totò Borgese, Giuseppe Giambrone, Calandra & Calandra, Giovanni Cangialosi, Ivan Fiore, Baldo Sabella Antonio Pandolfo, Dario Veca, Valentino e Fabrizio Pizzuto, Pino Maniaci e altri. Un film con le musiche di un’altra artista castellammarese, Lidia Schillaci, che parla di temi come l’eco-mafia, curato da studenti e lavoratori, senza alcun compenso, ma realizzato in maniera estremamente professionale.

Dopo due anni di lavoro, la prima ufficiale del film è prevista il 12 dicembre al cinema Esperia di Alcamo, alle 20 ed alle 22,30. “E’ l'amore per il cinema al servizio di chi soffre- spiega Ezio Foderà- in collaborazione con l'ufficio missionario della diocesi di Trapani e con il grande lavoro di amici come Bruno Crisafi, Emilio Crisafi, Ennio Lucchese e Riccardo Angelini, con cui abbiamo creato “le Officine del Cinema-. Ne è nato un canovaccio che abbraccia l'amore per la nostra terra e il rispetto della legalità, per aiutare chi soffre: lebbrosi, suore, anziani e bambini”. L’obiettivo è quello di raccogliere fondi per il Madagascar, e parte del ricavato servirà per aiutare una bambina malgascia con una grave malformazione alle mani. Contemporaneamente il film invita i giovani a seguire la via della legalità. Il film è stato rivisitato con lavoro minuzioso e certosino di Andrea Milici della “Ciak for you”, di Michele Aprile, con la supervisione dello staff  delle Officine del cinema e con il patrocinio della diocesi di Trapani e dei Comuni di Castellammare e Alcamo.

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