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Belice, taglio delle linee dell’Ast: i sindacati scrivono al Prefetto

L'insoddisfazione dei lavoratori dell’azienda è "legata a diverse problematiche, tra cui il disagio per i trasferimenti di capolinea con conseguente allungamento di chilometri e dei tempi di percorrenza"

SALEMI. È sempre più crisi in seno ai trasporti pubblici nel Trapanese. Le segreterie provinciali dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Faisa Cisal con un documento indirizzato, tra gli altri, al Prefetto di Trapani, Marilisa Magno e al presidente dell’Ast Dario Lo Bosco, avente ad oggetto l’attivazione della procedura di raffreddamento e di conciliazione, «desiderano manifestare il proprio profondo dissenso in ordine al perpetuarsi di condotte, poste in essere dalla Dirigenza Ast della struttura territoriale occidentale sede di Trapani, poco rispettose delle più elementari regole volte alla tutela dei lavoratori ed alla salvaguardia dei loro diritti fondamentali».

Dopo il malcontento delle famiglie di 350 studenti pendolari a seguito della soppressione di tre tratte dell’Ast Salemi-Gibellina-Alcamo, Campobello di Mazara-Castelvetrano e Salaparuta- Poggiareale- Sciacca, nell’ultimo periodo si è registrata anche l’insoddisfazione dei lavoratori dell’azienda «legata- come si legge nel comunicato delle tre Organizzazioni sindacali - a diverse problematiche, tra cui il disagio legato ai trasferimenti di capolinea con conseguente allungamento di chilometri e dei tempi di percorrenza (e quindi un aggravio di costo per l’Azienda) e la disposizione n.30 del 6 novembre 2012 con la quale il dirigente di sede si è permesso di articolare il lavoro su turni dei dipendenti di Trapani facendogli espletare mansioni inferiori da quelle di loro appartenenza».

Inoltre il documento, a firma dei segretari provinciali della Filt Cgil Salvatore Gammicchia, Fit Cisl Giuseppe Fici, Faisa Cisal Filippo Ferro, recita che «tali disposizioni sono state emanate senza la previa convocazione degli Organi sindacali (come previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria) evidenziando dunque un palese comportamento antisindacale e trasgredendo inoltre una recente disposizione aziendale che prevede la preventiva trasmissione degli ordini di servizio alla direzione generale».

I tre sindacati avvertono che «il continuo perpetrarsi di simili atteggiamenti e l’impossibilità di intraprendere normali relazioni sindacali con la direzione Ast di Trapani vedono dunque costrette le scriventi Organizzazioni sindacali ad attivare le procedure di raffreddamento ai sensi di legge». Di recente, a seguito di un tavolo tecnico tenutosi a Palermo tra i vertici dell’Ast e le Organizzazioni sindacali del Trapanese si è scongiurata, almeno per il momento, la riduzione al 30 % dei servizi invernali erogati dall’ Azienda siciliana trasporti che avrebbe garantito la mobilità nelle fasce orarie che vanno dalle 6 alle ore 9 e dalle 13,30 alle 16,30. Ciò avrebbe causato grossi disagi agli utenti dell’aeroporto di Birgi e dunque al settore turistico della Provincia.

La riduzione delle tratte da parte dell’Ast è frutto dei tagli operati dalla Regione. Per far rientrare l’emergenza la Cgil e la Filt Cgil chiedono al presidente della Regione, Rosario Crocetta di «garantire il diritto alla mobilità dei cittadini trapanesi e di convocare un tavolo tecnico con il governo nazionale per assicurare risorse al settore dei trasporti». A chiederlo, attraverso un comunicato, sono la segretaria generale della Cgil di Trapani Mimma Argurio ed il segretario provinciale della Filt Cgil, Gianvito Tranchida.

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