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Scuola Sciascia, emergenza pulizia: gli studenti "soffrono" di allergie

All’istituto sono poche le unità del personale Ata che non riescono ad assicurare i servizi minimi quotidiani

TRAPANI. Allarme igienico - sanitario all'Istituto «Sciascia» che, da quest'anno, ha inglobato anche l'Istituto «Bufalino». Nel plesso di piazza XXI Aprile, infatti, il personale Ata in servizio è talmente ridotto, in termini numerici, che non riesce ad assicurare il minimo di pulizia necessario nelle aule. Fino allo scorso anno scolastico il Csa assegnava, sommando tutti i plessi dello Sciascia, 20 unità Ata. Ma quest'anno, anche per i continui tagli, il personale è stato ridotto a 14 unità. Un numero insufficiente per far fronte alle esigenze di alunni e docenti, a tal punto che alcuni ragazzi sono anche costretti ad assumere degli antistaminici.

«Non possiamo fare finta che non succeda nulla» precisa Caterina Ciaravolo, rappresentante d'Istituto. Ed al fianco degli studenti ci sono anche i docenti. Quest'anno, infatti, anche il preside è intervenuto in prima persona per assicurare un minimo di pulizia. «La situazione è davvero difficile», sottolinea la vicepreside Antonella Ruggirello. Il plesso nelle peggiori condizioni è proprio quello di piazza XXI Aprile. Fino allo scorso anno scolastico c'erano 2 unità Ata per piano.

Quest'anno, invece, solamente una che, pertanto, pur impegnandosi al massimo, non riesce a far fronte a tutte le necessità. «C'è un grave problema dal punto di vista igienico/sanitario - proseguono i docenti -. Bisogna intervenire perché in questo modo non si può continuare». A rendere più incandescente la situazione, poi, i tagli decisi dal governo nazionale. «Al momento abbiamo deciso di attuare l'autogestione - conclude Caterina Ciaravolo - perché almeno diamo un segnale della nostra presenza. Questi tagli stanno creando un grande problema sia dal punto di vista dell'impiego, sia per i docenti che per il personale Ata, che per la nostra salute».

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