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Marsala, indagato per truffa l'ex direttore di Mediolanum

I reati ipotizzati per Giacomo Di Girolamo sono appropriazione indebita, truffa aggravata in concorso e falso in scrittura privata. I fatti contestati risalgono al periodo 2003-2011

MARSALA. Appropriazione indebita e truffa aggravata in concorso, nonché falso in scrittura
privata, sono i reati ipotizzati dalla Procura di Marsala nell'avviso conclusione indagini preliminari notificato a Giacomo Di Girolamo, 38 anni, promotore finanziario ed ex direttore dell'agenzia di Marsala della Banca Mediolanum.

Secondo l'accusa, Di Girolamo avrebbe raggirato numerose persone che gli consegnavano somme di denaro contante o assegni per investimenti finanziari, per stipulare contratti di pensione
integrativa o per essere versati sui loro conti bancari. In parecchie occasioni, però, nulla di tutto ciò sarebbe stato fatto da Di Girolamo, che si sarebbe appropriato delle somme.

Ad alcuni clienti della banca, inoltre, avrebbe consegnato denaro spacciandolo per interessi maturati su fondi d'investimento o titoli acquistati con la sua intermediazione. Ma in realtà il
denaro sarebbe stato prelevato dai conti degli stessi clienti o di altri correntisti.

L'ammontare della truffa è stata quantificata in oltre un milione di euro. Più di venti le persone raggirate. La Mediolanum (gruppo Ennio Doris - Fininvest) non ha ancora presentato querela contro il suo ex dipendente. L'indagine è stata condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala e coordinata dal pm Francesca Rago.

I fatti contestati sono relativi al periodo compreso tra il 2003 e il 2011. Indagati nello stesso procedimento sono anche un altro promotore finanziario della Banca Mediolanum, Francesca D'Amico, di 36 anni, che in diversi casi avrebbe agito d'intesa, secondo l'accusa, con l'ex direttore, e Stefano Di Girolamo, di 44 anni, fratello di Giacomo.

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