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Assalito il bus della Riviera Paura dopo la partita a Raffadali

Pietre contro i giocatori scagliate da un gruppo di tifosi della squadra agrigentina

CUSTONACI. Corre il 18' della ripresa, minuto in cui Agostino De Luca porta a 3 le reti della Riviera Marmi che stava vincendo a Raffadali con la squadra di casa. L'attaccante, autore anche delle altre due marcature, si porta sotto la tribuna e, oltre a mandare tre baci al presidente Francesco Pellegrino, per esultare avvicina la mano all'orecchio e la fa ruotare.
I tifosi della compagine agrigentina prendono il gesto come un segno di sfida nei loro confronti, dunque si proiettano verso la rete che separa la tribuna dal rettangolo di gioco, si arrampicano e tentano di invadere il campo ma l'azione è fermata dai carabinieri che cercano di sedare gli animi. Il direttore di gara, il signor Morabito della sezione di Acireale sospende l'incontro per alcuni minuti. Intanto il presidente della società convince De Luca ad andare sotto la tribuna per chiedere scusa. Il gioco riprende ma il nervosismo tra i tifosi del Raffadali non si spegne, anzi viene alimentato dalla bella prestazione offerta dai trapanesi. Finisce la gara con il risultato di 3 a 1. I tifosi, una trentina circa, infuriati liberano la tribuna e si posizionano al di fuori del cancello degli spogliatoi da dove fanno partire insulti e minacce nei confronti di De Luca. In questo frangente all'interno degli spogliatoi scoppiano dei tafferugli sedati dai dirigenti delle due società. Intanto fuori il nervosismo cresce sempre di più. I tifosi si preparano ad "accogliere" l'uscita dei giocatori avversari, dello staff tecnico e della dirigenza. Appena si aprono i cancelli si scatena la guerra. Il numero dei carabinieri, sole 3 unità, non basta a tener a bada la rabbia degli pseudo tifosi agrigentini che iniziano a scagliare delle pietre contro il pullman e lo staff della Riviera rischiando di colpire seriamente qualcuno. Da qui la corsa dei giocatori e dei dirigenti della società trapanese al fine di occupare prima possibile il bus che viene colpito da una pietra che frantuma il vetro di un finestrino. I tifosi rubano i borsoni che alcuni giocatori avevano posizionato nel bagagliaio del pullman. La paura e lo sgomento prevalgono. Peraltro il pullman non viene scortato dalle forze dell'ordine.
Sulla vicenda interviene il sindaco di Custonaci Mario Pellegrino: "Esprimo la massima solidarietà e la più completa vicinanza a Francesco Pellegrino, il presidente della Riviera Marmi, ed a tutta la squadra, per i fatti verificatisi ieri a Raffadali".
Il sindaco di Custonaci aggiunge: "Lo sport è un'altra cosa. A volte ci si dimentica del valore educativo che riveste la pratica sportiva". Il presidente Francesco Pellegrino, dal canto suo, tiene a sottolineare la correttezza dei dirigenti del Raffadali che si sono prontamente scusati per quanto accaduto. "A me piace investire nello sport - dice - e godermi, poi, le partite, non certo problemi di questo tipo. In ogni caso, se qualcuno volesse assistere ad uno spettacolo sportivo, sul campo e sugli spalti, non potrà che raggiungere il nostro impianto".
Dalla società del Raffadali si esprime rammarico per quanto avvenuto nel dopo partita. "Sia da parte della dirigenza che della forza pubblica - dice il direttore sportivo Piero Delfino - si è fatto di tutto per evitare che da un gesto del giocatore De Luca, forse mal compreso o male interpretato, si potesse sconfinare in fatti che con il calcio non hanno nulla da spartire". Delfino conferma che ieri mattina c'è stata una telefonata con i dirigenti del Riviera Marmi a conferma dei buoni rapporti che intercorrono tra le due società e che tali si vogliono mantenere.

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