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Trapani fa a meno dell’auto: sono 58 ogni cento abitanti

La città è al sesto posto nella speciale graduatoria per l’utilizzo delle automobili

TRAPANI. Anche nel 2012 Legambiente boccia la città. Nell’annuale classifica dell’Ecosistema Urbano, infatti, Trapani figura al 43° posto sui 45 capoluoghi di provincia con una popolazione inferiore agli 80 mila abitanti e novantanovesima (su 104 città capoluogo) in tutta Italia. Con una percentuale di vivibilità del 24%, quindi, Trapani è seguita, tra le città piccole, solo da Crotone (23,18%) e Vibo Valentia (20,76%), mentre tra le medie precede solo Reggio Calabria (22,20%) e, tra le grandi, Palermo (23,46%) e Messina (maglia nera d’Italia con il 16,17%).

Per stilare la classifica Legambiente prende in considerazione diversi dati che vengono forniti dai vari Comuni, dall’Istat e dall’Infocamere. Per la qualità dell’aria Trapani è ultima in quanto il dato non è stato comunicato, anche se l’indagine promossa dal Comune un paio di anni addietro ha fornito, invece, risultati più che soddisfacenti. Tra le piccole città per i consumi idrici domestici Trapani è 25°(162 litri per abitante) ed al 22° posto per la dispersione della rete idrica (il 35% si perde prima di arrivare nelle case).

Per la capacità di depurazione (la percentuale di abitanti allacciati agli impianti di depurazione) è 34° con l’87%. Ed ancora, per la produzione di rifiuti è 42° (642,5 chili per abitante, circa 2 al giorno) e per la raccolta differenziata 37° (15,1%). Ventunesimo posto, invece, per il trasporto pubblico dei passeggeri e 23° per la mobilità sostenibile. Meglio per le auto. Con 58 vetture ogni 100 abitanti Trapani è sesta, mentre scende al 24° posto per le moto (11 ogni 100 abitanti). Per le isole pedonali è al 42° posto (neanche un metro quadrato per abitante) e 30° per le Ztl (0,03 metri quadrati per abitante). Poco meglio per le piste ciclabili (34°) e per la ciclabilità (29°). Per il verde fruibile Trapani è al 41° posto (0,71 metri quadrati per abitante), mentre sale al 20° per le aree verdi totali. Quarantunesimo posto, invece, per i consumi elettrici domestici (1.281 kwh per abitante), 22° per le energie rinnovabili e 24° per le politiche energetiche. Trentacinquesima, infine, per le certificazioni ambientali Isoo 14001, 17° per la pianificazione e per la partecipazione ambientale e 22° per l’eco management, indice composto dall’utilizzo di carta riciclata negli uffici comunali o auto comunali elettriche.

«Mi associo all’amara constatazione della gente — afferma il sindaco Vito Damiano, in carica dallo scorso mese di maggio — e, visti gli elementi presi in considerazione. assicuro che su alcuni, quelli su cui si può intervenire sin da subito, peraltro nostri obiettivi iniziali, stiamo già lavorando. Altri elementi, di non facile soluzione come la pista ciclabile e la differenziata, vi sono alcuni progetti avviati dalla passata amministrazione ed ora siamo in attesa dei finanziamenti. Non voglio vedere il lato negativo della classifica, ma quello positivo — conclude Damiano —. Per i rifiuti, ad esempio, sono convinto che la maggior parte dei trapanesi rispetti le regole e, tutti insieme, riusciremo a far ricredere anche la sparuta minoranza». 

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