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Il giallo dei cadaveri, escluse lesioni esterne

Dall'autopsia sui corpi di Michele Cernigliaro e Giovanni Renda, i due pregiudicati trovati morti, in avanzato stato di decomposizione, sabato scorso in un appartamento nel centro storico di Trapani, "non sono emersi segni di lesioni esterne"

TRAPANI. Dall'autopsia sui corpi di Michele Cernigliaro, 41 anni, e Giovanni Renda, 36 anni, i due pregiudicati trovati morti, in avanzato stato di decomposizione, sabato scorso in un appartamento nel centro storico di Trapani, "non sono emersi segni di lesioni esterne".
Lo dice il procuratore capo di Trapani, Marcello Viola. In attesa degli esami tossicologici, "allo stato - dice Viola - rimangono in piedi tutte le ipotesi". L'esame autoptico é stato eseguito da un equipe guidata dal direttore dell'Istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo, Paolo Procaccianti. Nonostante l'assenza di segni di violenza, insomma, gli inquirenti nutrono forti dubbi sulla possibilità che Cernigliaro e Renda siano rimasti vittime di una partita letale di droga, ipotesi privilegiata sin dal primo momento. La morte contemporanea dei due, l'assenza di tracce di stupefacenti nell'abitazione, infatti, pongono interrogativi che, finora, non hanno trovato risposte. Le indagini sono condotte dai carabinieri del comando provinciale di Trapani. La procura èin attesa di conoscere l'esito dei rilievi eseguiti dal Ris di Messina.

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