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I compagni in lacrime: “Ciao Tore”

Tanti i messaggi affissi nella bacheca della scuola per lo studente di 18 anni deceduto in un incidente stradale

TRAPANI. «Riuscivi sempre a trasformare le giornate più buie, con i tuoi sorrisi e noi ti ricorderemo così: con quella faccia piena di vita che ci guarderà dall’alto, ci proteggerà sempre e come una stella ci guiderà. Non ti preoccupare per noi, sarai sempre nei nostri cuori. Riposa in pace, piccolo angelo». Il messaggio è firmato Serena. Uno dei tanti affissi nella bacheca, all’ingresso dell’istituto tecnico commerciale «Salvatore Calvino», dove campeggia la foto di Salvatore Magaddino, ossia di Tore come lo chiamavano i suoi compagni di classe. Racchiudono il dolore per la scomparsa del giovane, 18 anni, vittima di un incidente stradale. Messaggi semplici - come semplice era Tore - ma commoventi. Caterina scrive: «In questo giorno così triste, non solo parole per descrivere quanto sei stato importante per noi. E’ difficile entrare in classe e sapere che tu non ci sarai più. Non riesco a credere che non sentiremo più la tua voce e anche i tuoi silenzi, mentre dormivi. Ti ricorderemo per il ragazzo dolce, solare, unico, speciale, incredibile e sensibile che eri. Questo è un arrivederci, non un addio». Facce tristi, occhi arrossati nella classe IV E «Igea». Il banco dove sedeva Tore è vuoto. Uno strazio per chi con lui ha condiviso gli anni più belli: quelli della scuola, della spensieratezza, dell’allegria, dei progetti da realizzare. «Eri premuroso, gentile. Eri buono. Ed è risaputo che sono sempre i buoni ad andarsene per primi - scrive Federica - Adesso fai splendere quel sorriso anche tra le nuvole, ma resta qua con noi. Questa classe ha ancora bisogno del suo Tore House».
Oggi l’autopsia per fare luce sulle effettive cause del decesso. Domani, invece, alle 15, nella chiesa Regina Pacis, a Paceco, i funerali. E nel giorno dell’addio, dell’ultimo viaggio, quello senza ritorno, i compagni di Tore si stringeranno attorno al dolore dei genitori dello studente deceduto. La scuola ha avviato una raccolta di fondi da destinare alla famiglia.
«Ciao Tore, ti vogliamo bene»: è sentimento indelebile. E’ una certezza perchè i suoi compagni, non lo dimenticheranno. Mai. Perchè il legame è più forte della morte. Quella morte che aspettava Tore, quella maledetta domenica, in quella maledetta strada bagnata dalla pioggia. E lui, ignaro, le andava incontro. In auto. Aveva 18 anni, compiuti da poco.
«Ciao Tore. Non è un addio, ma un arrivederci!».

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