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Mazara, minaccia comandante: arrestato un tunisino

Il movente sarebbe stato una discussione finita male con uno scambio di offese tra i due uomini. Il tunisino adesso deve rispondere di minacce di morte e incendio a bordo in alto mare

MAZARA DEL VALLO. Un marittimo va in escandescenza e appicca un incendio a bordo del peschereccio mazarese Pietro Giacalone, minacciando di morte con un coltello il comandante Eugenio Giacalone perchè voleva sbarcare. Il protagonista è un tunisino di 50 anni, M.A., imbarcato sul motopesca, con la qualifica di marò, arrestato giovedì sera dai militari della Capitaneria di porto. Il movente sarebbe stato una discussione finita male con uno scambio di offese tra i due uomini. Il tunisino adesso deve rispondere di minacce di morte e incendio a bordo in alto mare. Il fuoco, spento dagli altri membri dell’equipaggio, è stato appiccato nella cabina dove gli era stato imposto di rimanere.
Visto la gravità dell’episodio, il comandante ha chiesto l’intervento della Capitaneria di porto, che ha operato con il coordinamento operativo della direzione marittima di Palermo insieme a carabinieri e guardia di finanza, le cui motovedette si sono alternate nella scorta del peschereccio finché non è arrivato fino al porto nuovo di Mazara del Vallo. Conseguentemente è stata disposta la sua custodia presso la camera di sicurezza della locale compagnia dei carabinieri, in attesa di determinazioni del sostituto procuratore di turno.

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