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Campobello, furto di cavi al depuratore comunale



CAMPOBELLO DI MAZARA. Novecento metri di cavo di rame a grossa sezione - che collegava la cabina elettrica alle pompe e motori - è stato rubato la notte scorsa dal depuratore comunale di contrada Campana a Campobello di Mazara. Ad accorgersi del furto è stato il tecnico comunale che ieri mattina ha effettuato il quotidiano sopralluogo alla struttura e ha trovato la sorpresa.
Da ieri, di fatto, l’impianto è fermo e i reflui che arrivano dalla città, attraversano solamente le vasche senza subire nessun trattamento depurativo e tramite la condotta marina vengono sversati a mare. L’indagine sul furto è condotta dai carabinieri della locale stazione. I ladri si sono introdotti all’interno dell’impianto da un recinto laterale, visto che il cancello col lucchetto non sono risultati forzati. Le operazioni di taglio, recupero e carico dei fili, presumibilmente, sono state completate da un terreno limitrofe al depuratore. Da una prima stima fatta dall’ufficio tecnico del Comune (dirigente è Salvatore Montalbano, subentrato a Ignazio Graziano, il tecnico ora responsabile dell’impianto Francesco Di Stefano) il danno è superiore a 20 mila euro.
Il rame rubato ammonterebbe a circa 27 quintali. L’impianto di depurazione è dotato di un sistema di videosorveglianza ma rimane il giallo sul funzionamento, non chiarito dal Comune. Intanto già da oggi i tecnici comunali provvederanno a spostare vicino il quadro elettrico del depuratore con urgenza il gruppo elettrogeno che si trova vicino la cabina elettrica. Questo consentirà di poterlo riattivare immediatamente, mentre si provvederà all’acquisto dei nuovi fili e alla nuova sistemazione. L’invito rivolto ieri dal Comune nei confronti dei cittadini è quello di ridurre a minimo la produzione di reflui soprattutto in questo momento d’emergenza.

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