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Manca l’acqua: scuola chiusa a Trapani

Emergenza idrica. Il dirigente: per 48 ore a secco con la conseguenza che l’istituto non era nelle condizioni di accogliere gli alunni

TRAPANI. Niente lezioni ieri per gli alunni dell’istituto comprensivo “Ciaccio Montalto”. L’attività didattica è stata sospesa per la mancanza d’acqua. La scuola non è stata rifornita per due giorni e mercoledì la cisterna del plesso è rimasta completamente a secco, impedendo al personale di pulire i bagni e gli altri locali.
Da qui la decisione, presa dal dirigente Enrico Porracchio assieme ai genitori, di non fare entrare i bambini nelle aule. “Per 48 ore siamo stati senza acqua – ha fatto sapere Porracchio – con la conseguenza che l’ istituto non era nelle condizioni di accogliere gli alunni per evidenti motivi igienici: i bagni erano sporchi, visto che per due giorni non si è potuto nemmeno scaricare”.
Il dirigente scolastico, al suono della campanella, ha incontrato una delegazione di genitori. Nel frattempo Porracchio ha contattato l’ufficio acquedotti, a cui si era rivolto anche il giorno prima per chiedere di essere rifornito. In mattinata alla “Ciaccio Montalto” sono quindi arrivate le autobotti. Ma ormai non c’erano i tempi per pulire i bagni in concomitanza con l’ingresso a scuola dei bambini. Da qui la decisione di sospendere le lezioni, che riprenderanno regolarmente oggi. L’istituto è infatti stato rifornito d’acqua, come fatto sapere dall’amministrazione comunale.
“Dopo che si era diffusa la notizia – si legge in una nota diramata dall’ufficio stampa di Palazzo D’Alì - della sospensione delle attività didattiche, alle ore 8.55 tecnici dell’Ufficio Acquedotti hanno eseguito un apposito sopralluogo accertando la regolarità del flusso idrico ed il riempimento parziale della cisterna. Alle 9.10, comunque, per agevolare ulteriormente l’attività di riempimento, si è provveduto all’integrazione dell’approvvigionamento tramite autobotte. Il rifornimento d’acqua si è concluso alle 9.30”. Il dirigente scolastico si era rivolto all’ufficio acquedotti mercoledì pomeriggio e per fronteggiare l’emergenza aveva anche contattato le autobotti private. Ma gli autotrasportatori sono fermi per protesta e senza autorizzazione da parte del Comune non possono fare alcun carico.
“È un problema che va avanti da un po’ – ha evidenziato Porracchio – visto che arriva poca acqua, appena sufficiente per il fabbisogno quotidiano. Abbiamo chiesto più volte di avere riempita la cisterna in modo da non ritrovarci completamente a secco”. Ieri si è ritrovata senza acqua anche una struttura ricettiva del centro storico. Le camere sono rimaste senza una goccia d’acqua. Una amara sorpresa per i turisti che alloggiano nel residence: non si sono potuti fare nemmeno una doccia e sono partiti per le isole infuriati. Il titolare della struttura, davanti alle legittime proteste dei turisti, non ha potuto fare altro che ricorrere, in un primo momento, all’acqua confezionata.
Successivamente si è armato di bidoni per rifornirsi. “Un gruppo di turisti svedesi – ha raccontato Roberto Costantino, titolare della struttura – se n’è andato via indignato: non si sono potuti nemmeno lavare. Nel centro storico è arrivata un po’ d’acqua solo in mattinata. Ma non basta.
Finora per fronteggiare le emergenze mi sono rivolto alle autobotti private, per cui spendo una media di 200 euro al mese: ma le autobotti da un po’ di giorni sono ferme e non fanno carichi. Non sappiamo proprio come dobbiamo fare per andare avanti con la nostra attività “. Dal Comune il sindaco Damiano ha fatto sapere che ieri l’erogazione idrica si è svolta regolarmente “nella città nuova e nelle frazioni, così come previsto da calendario”, si legge in una nota. Tra l’altro i vigili urbani ed i tecnici dell’Ufficio Acquedotto hanno effettuato delle verifiche a campione su scuole e pubblici esercizi per constatare l’effettiva erogazione.

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