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Valori fuori legge, depuratore a rischio chiusura

L'Assessorato all'energia ha diffidato il Comune di Campobello di Mazara affinché, entro tre mesi, metta in ordine l'impianto di contrada Campana che sarebbe risultato non perfettamente funzionante

CAMPOBELLO DI MAZARA. Una diffida per sistemare l’impianto entro novanta giorni perché i valori sono risultati al di sopra di quelli consentiti dalla legge. Pugno duro da parte dell’Assessorato regionale all’energia che ha diffidato il Comune di Campobello di Mazara, nel Trapanese, affinché, entro tre mesi, metta in ordine il depuratore di contrada Campana che sarebbe risultato non perfettamente funzionante.
A verbalizzarlo è stata l’Agenzia regionale protezione ambiente che in due momenti distinti - a dicembre 2011 e a marzo 2012 - ha effettuato dei sopralluoghi con prelievi di campioni poi analizzati in laboratorio. I risultati di quelle analisi avrebbero certificato il superamento dei limiti consentiti dalla legge per alcuni tipi di sostanze.
A controverifica di quanto scritto dall’Arpa, il Comune ha dato incarico ad uno studio privato per l’analisi delle acque che, secondo quanto scritto in un’ampia relazione, conterrebbero sostanze inquinanti nella norma e solamente alcuni parametri avrebbero superato il limite. Se la questione attualmente è al centro di uno scambio di missive e di relazioni con parametri d’analisi, dall’altro lato la commissione straordinaria (presieduta da Esther Mammano) ha voluto porre l’attenzione sul problema. Per questo qualche giorno addietro ha riunito in Comune tutti i titolari di opifici (cantine, oleifici e stabilimenti di lavorazione delle olive) per avviare una verifica delle necessarie autorizzazioni allo scarico delle acque di lavorazione. Da qui l’avvio del controllo amministrativo e poi quello di tecnico nei diversi stabilimenti.

Un servizio dell’edizione di Trapani del Giornale di Sicilia in edicola oggi.

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