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Gabrielli: ritardi sul rogo dello Zingaro

Il capo della Protezione civile: "Il primo giorno non è stato chiesto l'intervento dei Canadair. Quando siamo arrivati il danno, purtroppo, si era già consumato"

ROMA. "Al di là della bellezza particolare della Riserva dello Zingaro, ogni volta che brucia un pezzo di Paese sto male. In questo caso specifico mi spiace per le polemiche sollevate dal sindaco, ma ho chiesto ai nostri uffici tecnici e ho avuto conferma che il primo giorno non è stato chiesto l'intervento dei Canadair". Lo afferma in un'intervista alla Stampa il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, sottolineando che "quando siamo arrivati il danno, purtroppo, si era già consumato".
I piromani, dice, "vanno arrestati". Ma il prefetto ribadisce anche che "il problema va risolto a monte, con un'adeguata prevenzione", e "la strada da seguire è un sistema di provvedimenti che aggirino i comportamenti negativi", dalla realizzazione delle vie di fuga alla pulizia dei boschi e della vegetazione vicina alle case. E fondamentale é "il completamento del Catasto boschivo per combattere la speculazione edilizia" ma "il 20% dei Comuni non l'ha ancora realizzato". "Ci salverà - aggiunge - solo un nuovo approccio culturale. Vale per gli incendi, ma vale anche per i rifiuti o per i disastri idrogeologici".

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